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Fecondazione: coppia ricorsa a Consulta, ora eterologa o adozione

09 aprile 2014 | 15.25
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Roma, 9 apr. (Adnkronos Salute) - Più di 4 anni fa hanno iniziato la loro battaglia legale per far riconoscere anche in Italia, alle coppie sterili, il diritto di ricorrere alla fecondazione eterologa. Sono ricorsi al tribunale di Catania, che ha sollevato la questione di incostituzionalità del divieto imposto dalla legge 40. Hanno atteso i tempi tecnici affinché la Corte costituzionale fissasse la prima (nel 2012) e poi la seconda udienza pubblica, avvenuta ieri. E oggi sono "entusiasti e appagati" della decisione presa dalla Consulta: il divieto di eterologa è incostituzionale. Marito e moglie siciliani, di 43 e 40 anni, liberi professionisti, G. e P., potranno ora riprovare ad avere un figlio nel nostro Paese. Ma lo decideranno "insieme, dato che abbiamo già avviato anche le pratiche per l'adozione", dice il marito all'Adnkronos Salute.

La coppia ha già una bambina di 6 anni e nel 2010 aveva iniziato a tentare di concepire un secondo figlio. Il tempo passava senza che arrivasse la cicogna, così i due coniugi hanno scoperto che la moglie era affetta da menopausa precoce. Così hanno deciso di rivolgersi a un centro per la fecondazione eterologa all'estero. Sono andati in Grecia e hanno effettuati due tentativi, ma l'esito è stato negativo in entrambi i casi e il costo altissimo, pari a 10.000 euro. Oggi "a distanza di 4 anni dall'inizio del nostro percorso - racconta G. - viviamo con enorme gioia la decisione della Consulta. Non per quello che riguarda il nostro caso, diciamo che il tutto è un po' scemato perché avevamo avviato anche le pratiche per l'adozione e siamo in dirittura d'arrivo" per avere l'esito della richiesta.

Quello di oggi, però, "è un atto di giustizia per le giovani coppie e siamo appagati di aver segnato in qualche modo una pagina di storia per il futuro di questo Paese". Questa battaglia "per noi non era legata a un discorso egoistico, solo alla nostra famiglia. Personalmente, sì,vogliamo completare il nostro nucleo familiare, ma c'è enorme soddisfazione perchè l'incubo che abbiamo vissuto noi, altri non dovranno viverlo. Questi quattro anni per noi sono stati come una 'lunga gravidanza', e con nostra figlia che ha già 6 anni, una mente pensante a tutti gli effetti, dobbiamo cercare di capire quale opzione sia la migliore in grado di tutelarla. Se l'eterologa o l'adozione, si vedrà, lo decideremo come al solito insieme dopo un'attenta riflessione".

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