Roma, 3 apr. (Adnkronos Salute) - Via libera dell'Asl Roma A all'effettuazione della diagnosi pre-impianto a spese dello Stato per una coppia fertile, ma portatrice di fibrosi cistica. Si tratta del 'caso Costa Pavan', la coppia che si era rivolta al tribunale di Roma (e ancora prima alla Corte europea dei diritti dell'uomo) per ottenere l'accesso all'esame all'interno del Servizio sanitario nazionale. L'azienda sanitaria ha ora siglato un accordo con il centro privato 'Genoma' della Capitale, dandone ufficiale comunicazione al legale della coppia, Nicolò Paoletti.
Nella missiva, che l'Adnkronos Salute ha potuto visionare, "si comunica che è stato perfezionato l'accordo con il centro Genoma, per cui la coppia C.P. può prendere contatti direttamente con il centro stesso per l'esecuzione degli esami preliminari all'effettuazione della tecnica Pgd". La diagnosi genetica pre-impianto sarà eseguita dunque in un centro privato indicato dall'Asl Roma A.
La coppia era stata autorizzata dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo ad accedere - anche se fertile - alle tecniche di procreazione assistita, in particolare per eseguire l'indagine diagnostica sugli embrioni ed evitare di trasmettere la fibrosi cistica. Non avendo potuto eseguire questa tecnica in strutture pubbliche, si era poi rivolta al tribunale di Roma che aveva decretato che il Ssn deve garantire l'esame, se non in strutture proprie, in centri privati convenzionati.
