Roma, 25 lug. (AdnKronos Salute) - "Abbiamo avuto un ruolo relativo, perché la nostra funzione era quella di dare un parere sui punti di un ordine del giorno stabilito dal ministero della Salute. Parere più o meno condiviso, perché ognuno ha espresso il suo personale. E non abbiamo nemmeno avuto l'onore di leggere il documento conclusivo". A commentare all'Adnkronos Salute la conclusione dei lavori del gruppo di esperti scelti dal ministro Lorenzin per affrontare la questione della fecondazione eterologa in Italia dopo la sentenza della Consulta che ne ha bocciato il divieto, è Elisabetta Coccia, presidente di Cecos Italia (Centri studio e conservazione ovociti e sperma umani), che conta 21 strutture in tutta Italia specializzate in trattamento dell'infertilità.
Secondo Coccia, dunque, "il gruppo di esperti non è stato chiamato per mettere a punto linee guida e introdurre finalmente l'eterologa in Italia, ma per dare pareri tecnici per il recepimento" della direttiva europea in materia di donazione di gameti, "che spetta comunque al ministero della Salute. I nostri pareri sono stati verbalizzati e rimarranno agli atti. Ma si è trattato comunque di un tavolo consultivo, con un ruolo molto relativo, e infatti da parte di molti di noi non sono mancate note di tristezza e delusione".