A quanto apprende l'Adnkronos Salute, il gruppo tecnico inter-regionale riunito oggi a Roma nella sede della Regione Veneto per parlare di fecondazione eterologa avrebbe raggiunto un accordo per quanto riguarda le tariffe da applicare per la metodica, ma non sulla compartecipazione alla spesa da parte delle coppie che la richiedono.
Sempre secondo quanto trapela, i tecnici (salvo ulteriori verifiche) avrebbero deciso che il costo medio dell'eterologa si debba fissare in media sui 3.000 euro, da modulare a seconda del livello della prestazione e della sua complessità. Sul ticket che le coppie dovranno pagare per accedere all'eterologa, i tecnici non sarebbero arrivati a una cifra unica condivisa, da applicare in tutte le regioni.
La palla passerà quindi direttamente alla riunione degli assessori alla Sanità prevista per il 24 settembre. La soluzione potrebbe essere quella di proporre almeno un 'range' di costi entro il quale far rientrare i ticket regionali. Ma, ad esempio, la Lombardia sembra rimanga orientata a far pagare per intero il prezzo della fecondazione eterologa, mentre altre Regioni potrebbero mantenere la gratuità delle prestazioni, con conseguente rischio di 'migrazione sanitaria' da una parte all'altra d'Italia.