Cade un altro paletto della legge 40: incostituzionale l'impossibilità di accedere alla diagnosi pre-impianto. L'avvocato: Corte costituzionale potrebbe delegare al Parlamento la riscrittura della legge
La Consulta ufficializza il suo via libera alla caduta di uno degli ultimi paletti della legge 40/2004 sulla fecondazione assistita: "La Corte costituzionale, nella Camera di consiglio del 14 maggio - si legge in una nota - ha dichiarato l'illegittimità costituzionale degli artt. 1, commi 1 e 2, e 4, comma 1" della normativa, "nella parte in cui non consentono il ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita alle coppie fertili portatrici di malattie genetiche trasmissibili, rispondenti ai criteri di gravità di cui all'art. 6, comma1, lettera b), della legge 22 maggio 1978, n. 194, accertate da apposite strutture pubbliche".