(Adnkronos Salute) - Non è tutto. Bianchi e colleghi hanno anche svelato il trucco usato dalla cellula uovo già 'impegnata': una volta che lo spermatozoo l'ha fertilizzata, per 40 minuti sulla sua superficie la proteina Giunone diventa invisibile, così da respingere le 'avances' di altri spermatozoi. In questo modo, madre natura evita che uno stesso uovo possa essere fecondato da più spermatozoi dando origine a un''entità' che avrebbe troppi cromosomi per sopravvivere.
Ora l'équipe sta conducendo uno screening su donne infertili, per cercare di capire se eventuali difetti della proteina Giunone possano essere una causa della loro condizione. Se così fosse, in futuro - sperano gli autori - un semplice test genetico potrebbe indirizzare verso un trattamento su misura le aspiranti madri che non riescono a concepire un figlio per vie naturali, riducendo le spese e lo stress legati ai trattamenti di fecondazione assistita.