(Adnkronos Salute) - Questo mette in evidenza, dice all'Adnkronos Salute il legale della Parrillo, Nicolò Paoletti, "la grande rilevanza di questo caso: la sezione preposta ha 'passato' il caso direttamente alla Grande Camera. Anche la Consulta italiana, che l'8 aprile avrebbe dovuto pronunciarsi, oltre che sulla legittimità costituzionale del divieto di fecondazione eterologa, anche sul divieto di ricerca sugli embrioni sovrannumerari, ha scelto invece di attendere la decisione di Strasburgo. Se la Corte Edu dovesse decidere a nostro favore, finalmente in Italia potremmo fare ricerca sugli embrioni. Qualore invece la decisione fosse negativa, questi embrioni rimarrebbero crioconservati senza un termine, per poi essere gettati, prima o dopo, nel lavandino".
"La mia cliente - spiega Paoletti - ha voluto rivolgersi alla Corte dei diritti dell'uomo per dare un senso alla tragica perdita del suo compagno. Un sogno d'amore finito davvero male", ma che potrebbe trasformarsi nel simbolo di una battaglia sociale. Di fronte alla Corte dei diritti dell'uomo si stanno costituendo anche diverse associazioni: la Luca Coscioni, Cittadinanzattiva, Vox Diritti e la Sifes (Società italiana di fertilità e sterilità), anche se "la Corte ammette solo quelle che possono dare un contributo a chiarire meglio la situazione", spiega Maria Paola Costantini, referente nazionale di Cittadinanzattiva per le politiche della Pma.