Roma, 17 apr. (Adnkronos Salute) - "Voglio esprimere e testimoniare tutta la mia partecipazione e attenzione, anche per la fase complessa che ora si apre, da parte delle istituzioni. Anche se il primo pensiero deve andare alle famiglie colpite negli affetti, nella sfera dei sentimenti". E' quanto ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a proposito dello scambio degli embrioni avvenuto all'ospedale Sandro Pertini di Roma, dopo aver presentato nella sede della Regione il nuovo bando multiservizi. "Voglio ringraziare il professor Novelli e tutta la commissione - ha aggiunto - per come ha svolto il lavoro che è stato loro assegnato, lavoro svolto con grande serietà, grande autorevolezza, grande professionalità e rapidità che ci ha permesso, soprattutto, di far luce su un fatto inquietante come quello che e' accaduto al Pertini".
"Quella della fecondazione - ha sottolineato Zingaretti - è una delle macerie che abbiamo ereditato, uno dei settori più arretrati che hanno segnato e segnano la sanità del Lazio. La legge sulla fecondazione assistita risale infatti al 2004 e siamo stati noi, nell'aprile del 2013, 15 giorni dopo l'insediamento della Giunta, a firmare un decreto per l'inizio degli accreditamenti per la fecondazione. Vogliamo continuare così. Recuperare anni buttati e chiudere questa fase in tempi rapidi".
Zingaretti ha poi annunciato che, nei prossimi giorni, nominerà un commissario ad acta per l'applicazione del decreto degli accreditamenti, "affinché si possano recuperare 9 anni persi nella nostra regione. Vogliamo fare ordine, dare serenità e certezza agli operatori ed ai pazienti. Ho chiesto questa mattina alle Asl e in particolar modo al Pertini - ha concluso - di disporre immediatamente di ulteriori e più stringenti protocolli per aumentare gli standard di sicurezza, condizione indispensabile per andare avanti e compiere soprattutto quel salto di qualità di cui abbiamo bisogno".
