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Federalberghi, in estate italiani stringono cinghia, cala fatturato turismo

01 settembre 2019 | 16.02
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Federalberghi, in estate italiani stringono cinghia, cala fatturato turismo

In vacanza sì ma con particolare accortezza al portafoglio. Gli italiani spendono meno e inevitabilmente cala il giro d'affari del 9,5%. Il dato sulle vacanze 2019 "ci consegna un quadro molto realistico della situazione che il Paese sta vivendo: gli italiani non rinunciano al viaggio, ma sono più attenti alle spese; prediligono il mare ma riducono la durata del soggiorno soprattutto per motivi economici". E' quanto afferma il presidente di Federalberghi , Bernabò Bocca, a commento dell’indagine realizzata con il supporto tecnico dell’Istituto Acs Marketing Solutions sull’andamento turistico dell’estate italiana.

"La performance di quest’anno non ha certo eguagliato il record del 2018 – aggiunge Bocca – complice è senz’altro la crisi economica, che ha spinto molti turisti a scegliere destinazioni a basso costo. I paesi del Mediterraneo come Tunisia, Egitto o Turchia hanno prodotto offerte super competitive, ora che queste località sono considerate meno a rischio dal punto di vista della sicurezza. Ma di fronte a questa politica dei prezzi le imprese turistiche italiane non possono molto, considerando che in quei paesi vi sono sistemi di tassazione di gran lunga inferiori ai nostri".

Una tendenza che si riscontra ancora di più sulle vacanze di settembre. Quest'anno hanno scelto l'ultimo mese estivo il 15,3% dei vacanzieri, in calo del 19,5% rispetto a settembre 2018. E saranno gli stranieri a farla da padrone. Negli esercizi ricettivi italiani (alberghieri e complementari) sono previsti 12,8 milioni di arrivi, dei quali 5,2 milioni di italiani e 7,6 milioni di stranieri. Tra questi saranno i tedeschi, di gran lunga, i maggiori frequentatori del Belpaese con ben 8,6 milioni di presenze (ovvero il numero di notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi), al secondo posto gli statunitensi con 2 milioni di presenze e al terzo il Regno Unito con oltre 1,8 milioni.

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