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Roma

Federico Moccia a processo per evasione fiscale

21 dicembre 2016 | 15.54
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Federico Moccia (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Federico Moccia (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Lo scrittore e regista Federico Moccia avrebbe evaso le imposte, gonfiando le spese per il lavoro di preparazione del film 'Scusa se ti chiamo amore', indicando alcune prestazioni mai ricevute nella dichiarazione dei redditi. La procura gli contesta violazioni - riferisce 'Il Corriere della Sera' - che si riferiscono al biennio 2007-2008 e che hanno portato lo scrittore sotto processo.

Secondo il pm di Roma Mario Dovinola, l'autore di 'Tre metri sopra il cielo' ha evaso un milione e quattrocento mila euro di tasse. Ieri Moccia, interrogato in aula, si è difeso sostenendo di essere stato già "assolto, come provano anche gli assegni a riscontro dei pagamenti". Un'affermazione che, riferisce ancora il quotidiano di via Solferino, è stata replicata dalla giudice Anna Maria Pazienza: "Mi mancano ancora tutti gli estratti conto".

Nel 2007, per la preparazione della pellicola, lo scrittore - riferisce 'Il Corriere della Sera' - si rivolse a due società: la MR Trade e la Emmebi srl. A loro affidò, attraverso la sua ditta individuale 'Federico Moccia', il lavoro di intervistare in tutta la penisola persone di diversa età per avere differenti punti di vista utili a creare la sceneggiatura del film. Un'operazione contenuta in numerosi dvd che Moccia ha specificato di aver "consegnato alla Guardia di Finanza" per provare le prestazioni ricevute come conferma dei versamenti.

Tuttavia la versione dello scrittore presenterebbe qualche crepa. Innanzitutto durante le indagini, laddove avrebbe dovuto avere sede la MR Trade, la finanza trovò un magazzino. Inoltre - spiega ancora 'Il Corriere della Sera' - interrogato in merito a ricerche di mercato affidate alla Mr Trade con tre fatture complessive da 444mila euro a inizio 2008, Moccia ha risposto dicendo: "Non ricordo, c'era un contratto". La sentenza sarà attesa a maggio prossimo.

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