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Lazio: Federmanager Roma e Miur-Usr insieme per alternanza scuola-lavoro

16 maggio 2017 | 15.44
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Da sinistra Giacomo Gargano (presidente Federmanager Roma) e Gildo de Angelis (direttore generale Miur-Usr Lazio)
Da sinistra Giacomo Gargano (presidente Federmanager Roma) e Gildo de Angelis (direttore generale Miur-Usr Lazio)

Un raccordo più stretto tra scuola e mondo del lavoro, grazie alle competenze dei manager e alla 'Buona Scuola'. E' quanto sancisce il protocollo d'intesa per l’attuazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, siglato oggi da Federmanager Roma rappresentata dal presidente, Giacomo Gargano (presidente anche di Unione Dirigenti Industria Lazio), e Miur- Direzione dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio rappresentato da Gildo de Angelis, direttore generale.

De Angelis propone che ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità si impegni a promuovere e sviluppare azioni volte a favorire la collaborazione tra sistema manageriale e sistema scolastico. L’Ufficio scolastico regionale propone, tra l’altro, alla luce delle indicazioni della legge 107/15, di rafforzare il raccordo tra scuola e mondo del lavoro, e di offrire agli studenti opportunità formative e di alto e qualificato profilo per l’acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro, oltre a promuovere la qualificazione del servizio scolastico attraverso la formazione del personale docente e amministrativo, favorendo la collaborazione anche con l’apporto di esperti esterni del mondo manageriale per la realizzazione di interventi che richiedano competenze specialistiche.

“Con l’alternanza scuola/lavoro - sottolinea Gargano- per cui la 'Buona Scuola' stanzia 100 milioni di euro all’anno a partire dal 2016, il legislatore introduce finalmente in maniera universale un metodo didattico che tiene conto delle esigenze del mondo esterno, un modello volto a favorire comunicazione intergenerazionale, scambio di esperienze e crescita reciproca".

"Siamo convinti - continua Gargano - che la scuola sia il punto di partenza imprescindibile per dotare i giovani degli strumenti necessari ad affrontare un contesto socioeconomico sempre più articolato ed esigente. Per questo, in Federmanager Roma operiamo in tal senso da molto, già prima dell’entrata in vigore della legge 107/15".

"Siamo attivi su più fronti -spiega il presidente dei manager romani- in tema di impegno sociale, formazione scolastica e dialogo aziende/università proprio al fine di rendere sempre più sinergico lo scambio tra giovani e mondo del lavoro, cultura d'impresa e università. Siamo promotori ormai da tempo di incontri informali tra top manager e studenti universitari, per offrire ai giovani l’opportunità di conoscere da vicino il top management di grandi aziende, anche multinazionali. La responsabilità di un manager non finisce una volta varcate le porte dell’azienda e pone il management tra le istituzioni formative che, accanto alla famiglia, alle istituzioni scolastiche e alla politica devono svolgere l’arduo compito di accompagnare i ragazzi nel loro percorso di crescita".

"Impiantare una cultura del lavoro innovativa e costruire politiche attive e giovanili in grado di sostenere e promuovere le potenzialità e la creatività dei giovani è dunque fondamentale, in particolare in una realtà economica globalizzata che richiede sempre più intraprendenza, capacità di fronteggiare le crisi, spirito competitivo e una visione aperta del mercato economico e del lavoro", spiega Gargano.

"Garantire una comunicazione efficace tra scuola, università e contesto socioeconomico significa favorire l’incontro tra realtà spesso isolate portando un vantaggio che si traduce in arricchimento reciproco, benessere del territorio e, soprattutto, in un futuro più florido per i giovani", dice Gargano.

"Il protocollo firmato oggi non resterà lettera morta come spesso accade: si tratta - continua Gargano - di un documento articolato, frutto dell’esperienza e dell’impegno di un gruppo di lavoro dedicato che ha messo a fattor comune i contributi di Federmanager Roma, direzione dell’Usr con l’impegno in prima persona della dottoressa Corsi, disponibile e collaborativa fin dall’inizio, e la nostra Onlus Vises nella persona della presidente Rita Santarelli, che ringrazio vivamente per la lungimiranza dei contenuti proposti e le preziose competenze di staff messe a disposizione".

"Siamo certi che questa rete virtuosa sia la strada giusta oltre che una nostra responsabilità: come manager, come cittadini, come persone”, conclude.

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