Papa Francesco firma insieme ai leader delle altre religioni. E' il 2020 la data-obiettivo per mettere fine alla tratta. Ben trenta milioni gli schiavi nel mondo
"Fermiamo la tratta di esseri umani, crimine contro l'umanità". Papa Francesco dà il suo contributo concreto e firma insieme ai leader delle altre religioni il documento congiunto per l'impegno comune contro la tratta degli esseri umani. Che vede numeri da capogiro: ci sono ben 30 milioni di schiavi nel mondo. La firma del Papa, degli anglicani, ortodossi, buddisti, indù, ebrei e musulmani è stata accolta con un lungo applauso in Vaticano, nella Casina Pio V, sede della Pontificia Accademia delle Scienze.
L'iniziativa è stata promossa, a nome di papa Francesco e del primate anglicano Welby, per la Giornata internazionale per l'abolizione della schiavitù dalla Global Freedom Network. L'impegno delle fedi ha anche una data-obiettivo: mettere fine, entro il 2020, alla tratta di esseri umani.
Questi i firmatari del documento: per la Chiesa cattolica papa Francesco; per gli anglicani l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby; un rappresentante indù e due buddisti, tra cui il sommo sacerdote della Malaysia; per l’ebraismo il rabbino capo, David Rosen, e il rabbino Abraham Skorka; per gli ortodossi, in rappresentanza del patriarca ecumenico Bartolomeo, incontrato dal Papa nel viaggio in Turchia, il metropolita Emmanuel di Francia. Per i musulmani, il sottosegretario di Al-Azhar Abbas Abdalla Abbas Soliman in rappresentanza del grande imam Mohamed Ahmed El-Tayeb, e i grandi Ayatollah Mohammad Taqi al-Modarresi e Sheikh Basheer Hussain al Najafi (rappresentato dal consigliere speciale Sheikh Naziyah Razzaq Jaafar), oltre all’argentino Sheikh Omar Abboud.