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Fegato al posto di milza: a Bologna trapianto unico al mondo

22 luglio 2020 | 13.38
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"In questo modo - fanno sapere i medici - è stato possibile curare il tumore ed eseguire il trapianto di fegato"

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Unico caso al mondo di trapianto eterotopico di fegato parziale, ovvero in una sede anatomica diversa da quella naturale, in questo caso la milza, eseguito al Policlinico S.Orsola di Bologna. L'eccezionale intervento è stato accettato per la pubblicazione dall''American Journal of Transplantation', la rivista trapiantologica a più alto impatto internazionale. Ideato da Matteo Ravaioli ed eseguito presso la Chirurgia generale e trapianti diretta da Matteo Cescon, l'intervento ha previsto l’impianto di una piccola porzione di fegato al posto della milza del ricevente; quando la porzione di fegato è cresciuta sufficientemente per svolgere autonomamente la propria funzione, si è proceduto alla rimozione del fegato originario, che presentava metastasi epatiche non resecabili da tumore del colon.

"In questo modo - fanno sapere i medici - è stato possibile curare il tumore ed eseguire il trapianto di fegato". Il paziente ora sta bene e conduce una vita normale, senza limitazioni. L'unicità dell’intervento è consistita nell’avere impiantato nella milza del paziente non un organo intero, non disponibile, ma solo una sezione di fegato del donatore per consentirgli di crescere adeguatamente e al contempo non entrare in contatto con il fegato metastatico, che avrebbe potuto compromettere anche il nuovo organo. Quindi è stato possibile eseguire la rimozione totale dell’organo malato.

Protagonista della vicenda un uomo di 40 anni, affetto da metastasi al fegato generate da un precedente tumore all’intestino: nonostante fosse stato sottoposto alla rimozione chirurgica, ha visto ricomparire la malattia dopo poco tempo dopo. La rimozione chirurgica non era più possibile. L'unica possibilità era l’intervento con questa nuova strategia che essendo del tutto nuova, ha richiesto una complessa ma necessaria procedura di approvazione da parte del Comitato etico del Policlinico e del Centro nazionale trapianti.

L’intervento è stato reso possibile grazie alla vasta esperienza trapiantologica e di chirurgia epatica del Policlinico di Sant’Orsola, il cui Centro Trapianti nel 2019 si è collocato tra i primi tre in Italia per numero totale di trapianti (256) e, con i suoi 101 interventi, tra i primi 4 per numero di trapianti di fegato. Se a questi ultimi si aggiungono i 71 trapianti di Fegato del Policlinico di Modena, il 2019 è stato per il sistema Emilia Romagna l’anno record dei trapianti di fegato. Numeri al momento in linea anche con il 2020 nonostante l’emergenza Covid.

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