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Festa dei Ceri, sindaco di Gualdo: "Nessuna polemica con il collega di Gubbio, lo stimo"

16 maggio 2020 | 20.16
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Lo precisa il primo cittadino Massimiliano Presciutti in un post su Facebook: "Penso solo alla tutela della salute delle persone di tutte le persone che viene prima di tutto"

Dal sito del sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti
Dal sito del sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti

"Mi dispiace infinitamente che ci sia proprio chi non resiste nel buttare in politica anche una cosa così seria ed importante che riguarda il bene più prezioso di tutti noi: la salute. Non ho mai avuto l'intenzione di polemizzare con il collega Stirati che stimo sia come uomo che come sindaco e con il quale in questi anni difficili abbiamo lavorato fianco a fianco e continueremo a farlo su molti temi importanti per i nostri territori. Così come non mi interessa minimamente strumentalizzare una vicenda molto triste che potrebbe trasformarsi a breve in una vera e propria bomba sanitaria". Lo precisa il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, in un post su Facebook, che ha vietato per i prossimi 14 giorni, gli spostamenti dal comune verso Gubbio e viceversa, suscitando "sorpresa" nel sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati.

"La mia attenzione e forte preoccupazione è legata solo ed esclusivamente a questo aspetto e voglio che sia chiaro: la tutela della salute delle persone di tutte le persone che viene prima di tutto", afferma Presciutti che poi replica alle dichiarazioni rilasciate da Stirati all'Adnkronos: "Ed allora chiedo venia ma non sono abituato a fare lunghi giri per arrivare al sodo: ieri non c'erano una quindicina di persone per le strade di Gubbio ma cifre a tre zeri di persone che hanno volutamente contravvenuto alle norme dello stato ed alle ordinanze del collega Stirati al quale va tutta la mia solidarietà".

Presciutti vuole vedere insieme Gualdo e Gubbio: "Uniamoci nella battaglia contro il Covid-19 e l'imbecillità di certi soggetti; uniamoci per il rispetto che dobbiamo a chi non ce l'ha fatta e sono più di 30.000 in Italia, ai loro familiari ai tanti che lavorano seriamente negli ospedali senza sosta per salvare vite, uniamoci nel condannare senza se e senza ma atteggiamenti inqualificabili, uniamoci non facciamo gli offesi perché la vita è una sola ed oggi più che mai dobbiamo averne cura. Tornerà il tempo delle polemiche e degli scontri politici ma non ora per favore ora dobbiamo lavorare sodo e prendere le decisioni più ferme e coraggiose di cui siamo capaci per il bene di tutti".

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