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Festival Spoleto, dalla 'Sagra' di Pina Bausch a Ostermeir, al via la 65esima edizione

11 aprile 2022 | 15.45
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La compagnia diretta da Germaine Acogny  reinterpreta 'La Sagra della Primavera' di Pina  Bausch
La compagnia diretta da Germaine Acogny reinterpreta 'La Sagra della Primavera' di Pina Bausch

Da Anne Teresa De Keersmaeker, alla Trisha Brown Dance Company, da Blanca Li a Germaine Acogny & Malou Airaudoca, accanto alla Budapest Festival Orchestra e all'Accademia Nazionali di Santa Cecilia, complessi' in residenza', dal teatro musicale di Samuel Achache, Jedanne Candel, dei Sentieri Selvaggi di Carlo Boccadoro, alla drammaturgia italiana e internazionale con Thomas Ostermeir, Davide Enia, Fabio Cherstich, Leonardo Lidi. E poi i progetti speciali con la Fondazione Carla Fendi ('ArTechnology'), l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, l'arte e il cinema a Palazzo Collicola, la collaborazione con i Monini ('Musica da Casa Menotti'), gli incontri aperti al pubblico ('Cinema e Psicoanalisi', 'VII Giornata Nazionale del Mondo che non c'è'). Sono alcuni dei protagonisti e degli appuntamenti della 65 edizione del Festival di Spoleto che si svolgerà dal 24 giugno al 10 luglio. In cartellone oltre 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti provenienti da 36 Paese.

Per il secondo anno alla direzione artistica Monique Veaute segue la sua vocazione multidisciplinare e internazionale, tessendo una tela di relazioni trasversali alle singole arti che si condensa intorno a tre linee programmatiche. La musica dei due Mondi, la voce delle donne e i nuovi modi di raccontare la musica. Al centro del cartellone musicale Barbara Hannigan, soprano e direttrice d’orchestra, star mondiale la cui voce è fra le più originali e richieste della scena lirica contemporanea. La sua residenza a Spoleto è legata a doppio filo a quella dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale condivide il palcoscenico di Piazza Duomo per due serate. ll 2 luglio è direttrice d’orchestra e cantante di La Voix Humaine, nella sua originale interpretazione del capolavoro di Francis Poulenc e Jean Cocteau, che accosta a Metamorphosen di Richard Strauss.

Due, invece, sono gli appuntamenti con il direttore Antonio Pappano. Il 10 luglio Barbara Hanningan è interprete di Fascinating Rhythm di George Gershwin nel concerto di mezzogiorno e di Knoxville. Summer of 1915 di Samuel Barber. Per il gran finale del Festival che Antonio Pappano dedica ai grandi compositori americani anche con la Sinfonia n. 3 di Aaron Copland. Grande attesa per il concerto del 3 luglio (Teatro Romano). Barbara Hannigan accompagnata dal pianista Stephen Gosling interpreta Jumalattaret, ciclo di canzoni composto per lei da John Zorn e ispirato al poema epico finlandese Kalevala, che mette alla prova le sue possibilità vocali tecniche ed espressive, ritenute al limite della possibilità umana. E ancora illustri personalità al femminile al Festival di Spoleto.

Attesa, tra le altre, la cantante portoghese Mariza, l'artista che ha raccolto l’eredità della 'regina del Fado' Amália Rodrigues, Dianne Reeves, diva indiscussa del genere e unanimemente ritenuta discendente dell’eredità della grande Sarah Vaughan, la quattro-volte vincitrice ai Grammy Awards Angélique Kidjo. Al confine tra installazione, concerto e live set è la performance musicale di Tovel (aka Matteo Franceschini) e Jacopo Mazzonelli (8-9 luglio, Teatrino delle 6 Luca Ronconi). Franceschini dialoga attraverso l’elettronica con i suoni reali delle sculture di pianoforti realizzate da Jacopo Mazzonelli.

Il calendario del Festival ospita quest’anno tre rassegne cinematografiche. Una selezione di documentari di Thierry de Mey e Michael Blackwood, proiettati durante il weekend presso Palazzo Collicola, in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios, la proiezione della filmografia di Pier Paolo Pasolini proposta da Cinéma in Sala Pegasus nel centenario della nascita del celebre cineasta (24 giugno – 10 luglio), l’omaggio a Federico Fellini (2-3 luglio) e al rapporto tra il suo cinema e la psicoanalisi, grazie alla rassegna Cinema e Psicoanalisi curata da Claudia Spadazzi e Elisabetta Marchiori in collaborazione con il Cinéma Sala Pegasus.

Il Comune di Spoleto presenta anche una serie di degli incontri sui temi di Sviluppo dell’Economia circolare, cibo sostenibile per paesaggi identitari, Spoleto Città della Cultura 2025 e riconoscimento Unesco per il Festival dei Due Mondi, momenti di confronto per delineare il percorso di sviluppo della città tra crescita culturale e tutela dell’ambiente.

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