''Serve un momento di confronto. Mai come ora, Forza Italia ha bisogno di unita'. Ci sono le europee e il nostro leader, Berlusconi, dovra' affrontare una prova non semplice, quella del 10 aprile, quando i giudici di Milano decideranno se concedergli i domiciliari o i servizi sociali''. Nel pieno della bufera sulle liste per Bruxelles, Ignazio Abrignani, berlusconiano della prima ora e responsabile elettorale di Fi, invita il partito a marciare compatto in vista della sfida del 25 maggio, primo test per misurare la tenuta della rinata Forza Italia. L'esponente azzurro, ''riterrebbe utile adesso la costituzione del nuovo Ufficio di presidenza, che probabilmente potrebbe essere il luogo, dove le varie anime del partito, compresi gli ex di An, si incontrino e ritrovino l'unita' necessaria per il rilancio''.
Gia' da qualche settimana si parla del 'dopo-Berlusconi' e di chi guidera' il partito una volta che l'ex premier sara' affidato ai servizi sociali. E circolano con insistenza le voci di una guerra tra correnti, tra il cosiddetto cerchio magico formato dal tandem Pascale-Rossi e la vecchia guardia azzurra (da Denis Verdini a Claudio Scajola e Raffaele Fitto) per ottenere il comando del movimento forzista. ''Nella maggior parte dei casi, si tratta solo invenzioni giornalistiche'', taglia corto Abrignani che smentisce all'Adnkronos anche la voce di dimissioni di Verdini: ''E' sereno e motivato piu' che mai: continuera' a lavorare per ottenere il miglior risultato possibile alle elezioni''. (segue)