Un incontro "utile" ma "ancora interlocutorio", quello tra Fiat e sindacati sulla cassa integrazione nello stabilimento di Pomigliano d'Arco (Napoli). "La richiesta di un secondo anno di cassa integrazione avanzata dalla Fiat per rispondere al perdurante stato di flessione del mercato dell'auto in Italia ed Europa è stata oggetto di valutazioni articolate, sia per il tipo di ammortizzatore sociale più opportuno da mettere in campo, sia per la possibilità di effettuare la rotazione tra i vari segmenti della produzione di Fiat a Pomigliano", scrive in una nota Giuseppe Terracciano, segretario generale Fim-Cisl di Napoli.
"Abbiamo ancora una volta ribadito - aggiunge Terracciano - la necessità di lavoro aggiuntivo a Pomigliano per superare il perdurante stato di difficoltà per i lavoratori, e l'azienda si è dichiarata consapevole di tale bisogno, ma che al momento non c'è una soluzione pronta, nell'equilibrio dei vari stabilimenti e delle relative produzioni. A tale scopo, sarà un momento chiarificatore quello previsto per il 6 maggio prossimo, quando l'ad Marchionne illustrerà il piano industriale. Si è posto sul tavolo, in alternativa ad un secondo anno di cigs, l'utilizzo dei contratti di solidarietà, sempre con lo scopo di ampliare il numero dei lavoratori al lavoro". (segue)