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Agrigento: Ficarra&Picone, sfiducia a sindaco antiabusivi? Non ha veranda abusiva...

08 agosto 2017 | 15.07
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Il tweet di Ficarra&Picone
Il tweet di Ficarra&Picone

"Mozione di sfiducia al sindaco di Licata. Forse non sono riusciti a costruirgli una veranda abusiva...". Ficarra e Picone intervengono, con un tweet, sulla vicenda del sindaco antiabusivismo di Licata (Agrigento), Angelo Cambiano, che giovedì rischia di essere sfiduciato dal Consiglio comunale. L'ultimo film dei due attori e registi siciliani, 'L’ora legale', che arriva dopo 'Andiamo a quel paese', racconta le elezioni in un paese siciliano dove viene scelto come sindaco un insegnante che rivoluziona la società a colpi di legalità, ma le su azioni creano subbuglio nel paese. “L’onestà - aveva detto Valentino Picone - è una cosa bella, ma può diventare un problema ed il sindaco che la difende finisce per essere un “cattivo””. E avevano citato proprio il sindaco di Licata, Angelo Cambiano, che dal suo insediamento porta avanti una lotta contro l'abusivimo con l'abbattimento degli edifici abusivi. “Prendete, per esempio il sindaco di Licata, costretto a vivere sotto scorta per la sua lotta contro l’abusivismo edilizio”, avevano detto Ficarra e Picone. Che, oggi, dopo la notizia della mozione di sfiducia di Cambiano, che sarà discussa dopodomani, intervengono con un tweet, in cui fanno riferimento a una delle scene del film, quando nottetempo viene costruita una veranda abusiva nella proprietà del sindaco della legalità che poi sarà costretto a dimettersi.

Proprio ieri il sindaco Cambiano ha ricevuto la visita del nuovo Questore di Agrigento, Maurizio Auriemma. Un segnale di solidarietà nei confronti del giovane primo cittadino. Cambiano spiega all'Adnkronos: "Il finale del film di Ficarra e Picone sembra essere premonitore della mia vicenda".

Cambiano 'il palpalbile diffuso malcontento della gente sta confluendo nella mozione'

La vicenda raccontata nel film "L"Ora Legale" di Ficarra e Picone, di un Sindaco e della sua battaglia per la legalità, sembra calzare a pennello con i fatti di Licata e con l'amaro epilogo della sindacatura del giovane Angelo Cambiano. A Licata sono stati demoliti 67 immobili costruiti abusivamente entro la fascia dei 150 metri, muniti da sentenze passate in giudicato, e a seguito di ordine della Procura ad intervenire, "dopo anni ed anni di assoluto immobilismo", spiega oggi il sindaco Angelo Cambiano.

E adesso "il palpabile diffuso malcontento della gente sta confluendo in una mozione di sfiducia che sarà votata mercoledì 9 agosto", dice il sindaco. Che cita proprio il film 'L'ora legale' di Ficarra e Picone. "Il finale del film sembra essere stato premonitore di ciò che sarebbe accaduto a Licata, sembra proprio che in Italia non si riesca a cambiare in positivo". E conclude con amarezza: "Sembra proprio come in una frase del film: "Con questa crisi che c'è, l'Italia l'onestà non se la può permettere". E intanto mercoledì arriva la mozione di sfiducia. Nella mozione presentata da Anna Triglia (prima firmataria), Calogero Scrimali, Antonio Vincenti, Giuseppe Russotto, Antonietta Grillo, Francesco Moscato, Violetta Callea, Pietro Munda, Antonio Terranova, Piera Di Franco, Laura Termini, Giada Bennici, Giuseppe Moscato, Giuseppe Todaro, Stefano De Caro e Giorlando Farruggio, sono esposte le motivazioni che secondo i firmatari devono convincere almeno 20 consiglieri a porre fine all’esperienza amministrativa del sindaco Cambiano e della sua giunta. Ad annunciare di non votare la sfiducia al sindaco sono i due consiglieri del Pd che non hanno voluto sottoscrivere la mozione.

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