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Ficarra e Picone show: "Il nostro rapporto con la politica? Non ci serve niente"

26 luglio 2020 | 19.37
LETTURA: 3 minuti

Il duo comico al Filming Italy Sardegna Festival del Forte Village di Santa Margherita di Pula

Ficarra e Picone (Foto Ufficio Stampa)
Ficarra e Picone (Foto Ufficio Stampa)

(di Ilaria Floris)

"Il nostro rapporto con la politica? Non ci serve niente". La premiata ditta Ficarra e Picone diverte al Filming Italy Sardegna Festival del Forte Village di Santa Margherita di Pula, giunto alla sua giornata conclusiva dopo quattro giorni di proiezioni, webinar, round table e anticipazioni cinematografiche e televisive.

Il duo, come consuetudine, affronta anche temi forti legati all’attualità e alla politica con leggerezza ed arguzia. E, incalzato dai giornalisti, fa un cenno anche al violento nubifragio che ha colpito di recente la città della coppia di comici, Palermo, causando due morti e molti disagi. "Il sindaco Orlando si è fissato talmente coi migranti che poi ha piovuto anche a Milano", scherzano. E aggiungono: "La strategia è ovvia: riempire i cavalcavia d’acqua è stata la scusa per far arrivare i barconi".

Dopo Mattarella "ci ha chiamato anche Gesù, voleva i biglietti gratis per il film: ne ha chiesto tre, quattro se viene anche lo Spirito Santo". Ficarra e Picone in splendida forma nella giornata di chiusura della terza edizione del Filming Italy Sardegna Festival, in corso al Forte Village di Santa Margherita di Pula in provincia di Cagliari. Ospiti della kermesse organizzata da Tiziana Rocca, i due comici siciliani hanno raccontato come stanno vivendo il post lockdown e come si stanno preparando alla ripartenza professionale.

"Abbiamo dovuto annullare una tournée sui 25 anni della nostra carriera -rivela la coppia di attori- Doveva toccare tantissime tappe e ci tenevamo moltissimo. Al momento è stata annullata, stiamo pensando ad altri progetti". Ficarra e Picone tornano poi sull’ultimo film, uscito con grande successo prima del lockdown, ‘Il primo Natale’, che affronta il tema dei migranti da una particolare angolazione. "Noi volevamo parlare dell’immigrazione e toglierla dall’attualità, raccontare che non è una cosa che stiamo vivendo oggi per la prima volta -spiegano- Abbiamo scelto la storia più antica per dire che c’è stata in ogni epoca storica, volevamo allargare lo sguardo e spiegare che è sempre stato così: quando c’è un popolo che fugge, c’è sempre un popolo che accoglie. In Sicilia ad esempio sono passati tutti, persino Forza Italia", scherzano.

E ammettono: "Era un film che ci poteva sfuggire di mano, un film complicato con tante comparse, girato in Marocco, in costume. Per fortuna, è andato bene ed è stato capito". Adesso "c’è voglia di voltare pagina, faremo probabilmente una cosa che non c’entra nulla con questo periodo storico, o comunque se se ne parlerà sarà con leggerezza come è nel nostro stile", si lasciano sfuggire.

Per adesso, la certezza è la ripresa di ‘Striscia la Notizia’ a settembre. "Striscia è lo specchio dell’Italia -dice la coppia- se cambia l’Italia cambia Striscia". Per fortuna, "lì dentro c’è un grosso tasso di leggerezza e di irresponsabilità che ci ha permesso di rimanere uguali a noi stessi". e sul segreto che permette alla coppia siciliana di lavorare insieme da tanto tempo, rivelano: "Tentiamo di fare cose semplici, la semplicità è un punto d’arrivo. Spesso raccontiamo le cose che abbiamo sentito, che sono successe a noi o ai nostri amici. Ci aiuta vivere sempre nella stessa città, frequentare gli stessi amici da sempre".

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