Consegnato dal Cese alla Commissione europea.
Roma, 3 giu. (Labitalia) - La figura del consulente del lavoro, con le sue specifiche attribuzioni di garanzia dei diritti dei cittadini, è stata inserita nel parere 'Ruolo e futuro delle libere professioni nella società civile europea del 2020', consegnato dal Comitato economico e sociale europeo (Cese) alla Commissione europea. A renderlo noto, dalle colonne del quotidiano 'Italia Oggi', il Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro.
La direttiva n. 36/2005, si ricorda, ha fissato le condizioni per poter esercitare una professione regolamentata in Paesi europei diversi da quelli in cui la persona ha la cittadinanza e ha svolto i propri studi o la propria esperienza professionale.
"E' la prima volta - osserva - che, in un parere ufficiale, vi è un esplicito riferimento alla professione di consulente del lavoro come attività degna di tutela per le sue specifiche attribuzioni di garanzia dei diritti dei cittadini".