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Terremoto: Fillea, saremo parte civile in processi sfruttamento manodopera

18 luglio 2014 | 14.55
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Il sindacato, pronti a fornire assistenza legale a lavoratori.

Terremoto: Fillea, saremo parte civile in processi sfruttamento manodopera

"Difendere i lavoratori e garantire la trasparenza della ricostruzione". Queste le priorità per la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo che indica il segretario generale della Fillea Cgil, Walter Schiavella, nella conferenza stampa dalla sede del sindacato di categoria a L'Aquila come "elementi inseparabili e imprescindibili del processo di ricostruzione". "Per questo - avverte - la Fillea si costituirà parte civile in tutti i processi per sfruttamento di manodopera e fornirà ai lavoratori l’assistenza legale adeguata per la tutela dei diritti contrattuali ed etici, a partire dal processo che verrà celebrato contro gli imprenditori arrestati di recente a L’Aquila".

"Colgo qui l’occasione -aggiunge Schiavella- per ringraziare il sindaco Cialente, che ha annunciato nei giorni scorsi la costituzione di parte civile anche da parte del Comune e per invitare tutte le altre istituzioni a fare altrettanto. Ma voglio lanciare un appello anche a tutti quei lavoratori costretti a subire in silenzio ricatti, umiliazioni, sopraffazioni -prosegue il segretario- affinchè trovino la forza per denunciare la loro condizione".

"So che è difficile, perché c’è di mezzo la paura di perdere il lavoro, ma liberare i cantieri da imprese sporche e da sfruttatori -aggiunge ancora il leader degli edili della Cgil- non significa perdere il lavoro, ma esattamente il contrario: vuol dire far lavorare le imprese sane e quindi liberare il lavoro buono".

"Ma mi voglio rivolgere anche alle associazioni delle imprese, responsabili di aver avuto poco coraggio - rimarca - nell’isolare le imprese corrotte e irregolari, ma soprattutto di aver accettato e sostenuto un sistema degli appalti opaco, assecondando lo scambio scellerato imposto dai passati governi, niente risorse in cambio dell’abbassamento delle regole".

"Uno scambio il cui peso è stato scaricato tutto sull’anello più debole, i lavoratori. In questo, da parte del nuovo esecutivo oggi vediamo un importante segno di discontinuità -prosegue Schiavella- con la costituzione dell’Autorità Anticorruzione e la scelta di mettere alla sua guida Raffaele Cantone. Una scelta che per noi rappresenta, come direbbe un grande appassionato di scopone scientifico, Piero Vigna, lo spariglio di cui c’era bisogno per dare forza e fiato alle forze sane del paese".

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