I primi peshmerga erano partiti per la Siria il 28 ottobre. Ora la protezione della città è in mano all'Ypg.
E' terminata la missione dei 150 peshmerga del Kurdistan iracheno inviati a Kobane, in Siria, per combattere contro lo Stato Islamico (Is). Gli ultimi combattenti curdi sono rientrati oggi a Erbil, accolti all'aeroporto dalle famiglie e dalle autorità locali. La protezione di Kobane, città siriana a maggioranza curda vicina al confine con la Turchia liberata dall'Isil 26 gennaio, è stata ora affidata alle Unità di protezione del popolo curdo siriano (Ypg).
Il primo battaglione dei peshmerga era partito da Erbil per Kobane il 28 ottobre. Da allora, altri tre battaglioni di peshmerga sono andati a combattere in Siria contro l'Is. Dopo sette mesi, il ministero curdo dei Peshmerga ha deciso di riportare a casa i combattenti. Durante la battaglia per la liberazione di Kobane, diventata simbolo della resistenza curda contro l'Is, è morto almeno un peshmerga, mentre resta impreciso il numero di quelli feriti.
''Questi uomini sono tornati oggi nella regione del Kurdistan perché la missione è terminata'', ha detto il portavoce del governo del Kurdistan, Safeen Dazie, durante la cerimonia di accoglienza dei peshmerga all'aeroporto internazionale di Erbil. Dazie ha quindi ricordato il ruolo dei peshmerga curdi ''nelle operazioni militari per evitare la caduta di Kobane in mano ai terroristi dell'Is e il loro grande ruolo nell'assistere i combattenti curdi siriani''.
