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Fiom: De Palma nuovo segretario generale,il Paese ha dimenticato industria

06 aprile 2022 | 17.52
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Fiom: De Palma nuovo segretario generale,il Paese ha dimenticato industria

E' il segretario generale della Fiom più giovane degli ultimi 40 anni, Michele De Palma eletto oggi dall'assemblea generale delle tute blu della Cgil con il 93,2% per cento di sì; 164 a favore su 176 votanti. Quarantasei anni compiuti da poco, appena più 'vecchio' di quel Bruno Trentin che approdò al vertice della Fiom nel 1962 , ha raccolto il testimone da Francesca Re David che si sposterà alla segreteria della Cgil. Un 'rinnovamento della classe dirigente" delle categorie, come spiegherà poi il leader Cgil, Maurizio Landini, subito dopo la proclamazione, con cui il sindacato prova anche anagraficamente ad allargare la rappresentanza alle nuove generazioni "alle quali servono futuro e certezza".

Lui, De Palma, "emozionatissimo" e anche un po' terrorizzato, a suo dire, di fronte alla sfida "di essere all’altezza della Fiom" arriva da una lunga esperienza, giovanissimo, nei movimenti studenteschi, politici e culturali per la giustizia sociale fino alla segreteria del Prc negli anni '90. Nel 2008, invece, è funzionario della Fiom a Reggio Emilia con la responsabilità di aziende di diversi settori e poi dal 2012 sul settore automotive negli anni caldi della vertenza Fiat; nel 2017 entra nella segretaria nazionale delle tute blu della Cgil con una delega ampia.

Oggi il suo debutto al vertice: "la vivo come una grande responsabilità: la storia della democrazia di questo paese è la storia dei metalmeccanici ed essere all’altezza della Fiom è la sfida più difficile, siamo la parte migliore di questo paese che ha però dimenticato l’industria”, dice dal palco dopo un lunghissimo applauso della platea. E traccia la direzione in questo momento di impegno bellico del Paese: "il binomio è pace e lavoro perchè la guerra distrugge, il lavoro crea", spiega. Un impegno, questo, da “portare dentro le assemblee in tutti i luoghi di lavoro” ma anche fuori; “una discussione difficile” ma tutta da affrontare ricordando che “quando bisogna prendere posizioni controcorrente la Fiom c’è”. Un fronte che vedrà la Fiom schierarsi a favore di un doppio appuntamento con la stessa matrice: la manifestazione per la pace, per il 25 aprile prossimo e la festa del lavoro il 1 maggio da cui arriverà forte il no alla guerra.

E poi il tema centrale della transizione ecologica nel quale le tute blu della Cgil, per De Palma, dovranno giocare un ruolo essenziale. E infine le morti sul lavoro, una strage che continua su cui resta la linea dura del sindacato: “non solo fermeremo la produzione ma in tutti i processi ci costituiremo parte civile oltre ad avviare una campagna nelle scuole, per rafforzare la formazione e la prevenzione per la salute e sicurezza sul lavoro”, conclude. (di Alessandra Testorio)

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