di Francesco Saita
Lojacono parla di complottismo sul caso Moro? "E' ora di farla finita". Lo dice all'AdnKronos Beppe Fioroni, presidente della Commissione parlamentare sul caso Moro, dopo che l'ex terrorista delle Br, cittadino svizzero, ha accusato la Commissione parlamentare "di dedicarsi alla ricerca di complotti". "Il Parlamento - ricorda Fioroni - ha approvato all'unanimità una relazione su fatti e prove certe, senza nessun complotto o interpretazione stravagante". "E' sempre più chiaro - sottolinea l'esponente del Pd - che la verità su Moro sia stata circoscritta in un campo di verità dicibili, attribuendo a pochi le responsabilità di tanti".
Con Lojacono "noi eravamo disponibili anche a una rogatoria, ad andare noi in Svizzera, queste verità poteva dirle da lì. Non c'era bisogno di farsi riarrestare per parlare" dice Fioroni, replicando alle parole dell'ex terrorista delle Br, tra gli uomini presenti in via Fani il 16 marzo del 1978, quando furono uccisi i 5 uomini della scorta e rapito Aldo Moro. "Con lui abbiamo avuto uno scambio epistolare - ricorda Fioroni - Ci ha spiegato che non intendeva rispondere alle domande perché, come risulta dagli atti, aveva scontato la sua pena con la giustizia elvetica".