Dario Nardella, vicesindaco di Firenze, è stato minacciato e aggredito, intorno alle 15, nel corridoio del suo ufficio a Palazzo Vecchio da una trentina di ambulanti . I commercianti, che fino a poche settimane fa avevano delle bancarelle in piazza San Lorenzo, sono stati spostati in seguito alla decisione dell'allora sindaco Matteo Renzi.
Nardella, secondo quanto hanno raccontato testimoni, è stato minacciato verbalmente e poi anche spintonato. ''Tu ci vuoi rovinare, ma stai attento perché sappiamo dove abiti'', avrebbe detto uno degli aggressori. Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia municipale e poi i poliziotti della Digos, che conducono le indagini e per identificare gli autori dell'aggressione.
Il vicesindaco, commentando l'aggressione, ha dichiarato: ''Andiamo avanti con il sorriso, nessun timore''. Nardella ha poi annunciato di aver annullato la conferenza stampa di sabato sulla presentazione del piano per gli ambulanti. ''Ho annullato tutto - ha spiegato -. Non si ottiene soddisfazione dei propri diritti con l'arroganza, la prepotenza, le minacce e le intimidazioni''.
''Non ho avuto paura. Ho avuto paura per i miei collaboratori. Ci sono state intimidazioni, aggressioni verbali, spintoni - ha raccontato - In Palazzo Vecchio abbiamo levato i metal detector perché fosse il palazzo dei fiorentini aperto a tutti. Il nostro Comune non accetta aggressioni e intimidazioni''.
''Quando 30 persone arrivano davanti all'ufficio del vicesindaco senza farsi notare, forse si sono impegnati per arrivarci in quel modo. Noi dialoghiamo con tutti - ha aggiunto Nardella - ascoltiamo tutti ma non faremo un passo indietro di fronte a questi comportamenti nella maniera più assoluta. La polizia municipale che è intervenuta ha fatto un verbale di quello che è successo. Ognuno prenderà i propri provvedimenti". Alla domanda se fosse stato chiamato dal premier, Nardella ha risposto: "Per fortuna Matteo Renzi ha altre cose più importanti a cui pensare".
