Riccardo Viti resta in carcere perche' e' pericoloso, perche' potrebbe tornare a commettere reati o inquinare le prove e perche' potrebbe fuggire anche all'estero, dato che la moglie ha il passaporto ucraino.
Con queste motivazioni il Gip del Tribunale di Firenze, Anna Liguori, ha convalidato il fermo e la custodia cautelare in carcere per l'idraulico di 55 anni reo confesso della morte di Andeea Cristina Zamfir, la ventiseienne prostituta romena trovata sotto un cavalcavia alle porte di Firenze una settimana fa.
Il Gip ha confermato il fermo per omicidio volontario con dolo eventuale aggravato dal sequestro di persona e dalla violenza sessuale. Viti resta nel carcere di Sollicciano in isolamento, sotto stretta sorveglianza affinche' non commetta atti autolesionistici.