Nessun serial killer in azione a Firenze: l'ipotesi è stata smentita categoricamente dagli inquirenti che conducono l'indagine sulla morte della giovane prostituta romena Andrea Cristina Zamfir, trovata ieri sotto un cavalcavia alle porte della città con le mani legate con nastro adesivo ad una sbarra vicino al cimitero di Ugnano. "Di sicuro non è un serial killer", ha detto Lorenzo Bucossi, dirigente della squadra mobile nel corso di una breve conferenza stampa pomeridiana, facendo riferimento al fatto che l'unica morte attribuibile all'uomo che viene braccato in queste ore è proprio quella della donna dell'Est europeo.
Gli investigatori ritengono plausibile invece la pista del maniaco seriale, che da alcuni anni avrebbe preso di mira prostitute, anche tossicodipendenti, che prestavano la loro opera alla periferia fiorentina, al confine con la provincia di Prato.
"Stiamo rivendendo tutti i fatti analoghi accaduti nel recente passato, fino a dieci anni fa, e li analizzeremo uno per uno e nel loro complesso - ha spiegato Bucossi - guarderemo tutti i casi analoghi e li studieremo insieme". Tra di essi vi è anche una violenza sessuale del 2006 commessa su una donna nella zona del cimitero di Ugnano, la stessa dove è stata trovata morta Zamfir.
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