Aggredirono un rappresentante di preziosi e per quattro uomini, ritenuti gli autori della rapina compiuta l'11 marzo scorso a Firenze, sono scattate le manette. Gli arresti, su ordine di custodia cautelare firmata dal gip di Milano, si inserisco in una più vasta attività, avviata nel novembre scorso, che ha già portato all’esecuzione di otto fermi per una serie di furti aggravati commessi in Lombardia e in Veneto.
Attraverso le intercettate tra gli indagati i carabinieri hanno ricostruito tutti le fasi della vicenda. In particolare, secondo quanto ricostruito dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Monza, in collaborazione con il Nucleo investigativo di Firenze e il Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria, i due arrestati italiani (Aniello Cozzolino 46 anni e Fabrizio Ariani, 59) a vrebbero pianificato la rapina, che sarebbe stata commessa materialmente dalla coppia di albanesi (Pali Tako 28 anni e Aurel Bushaj, 32) dopo aver studiato le abitudini della vittima.
Erano le 14 circa di venerdì 11 marzo quando in via dei Cadorna, a pochi passi dall'emittente televisiva a Firenze, il rappresentante di preziosi ha parcheggiato la sua auto e ha preso le due borse contenenti i gioielli (valore circa 50mila euro) da utilizzare come campionario per la televendita. I due stranieri hanno atteso che l'uomo uscisse dalla macchina e, armati di una pistola semiautomatica e di una pistola elettrica tipo 'taser', lo hanno minacciato. La vittima ha iniziato una colluttazione, riuscendo a recuperare proprio la borsa con i preziosi.
Nel corso dell'operazione, l'indagine è stata condotta dal sostituto procuratore di Milano Grazia Colacicco, sono stati trovati lo scooter utilizzato dai rapinatori, il taser elettrico nonché una scacciacani e una pistola giocattolo. Sono in corso ulteriori accertamenti "per risalire a eventuali responsabilità degli arrestati in ordine ad altri reati della medesima indole commessi nell’area fiorentina".
