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Fisco: allo studio proroga 730 precompilato

20 giugno 2015 | 17.30
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Rossella Orlandi (Foto Adnkronos/Cristiano Camera)
Rossella Orlandi (Foto Adnkronos/Cristiano Camera)

I contribuenti avranno, con tutta probabilità, più tempo per la presentazione del 730 precompilato. A quanto apprende l'Adnkronos sarebbe allo studio una proroga della scadenza attualmente fissata al 7 luglio per portarla al 23 luglio. L'allungamento dei tempi, che è stato sollecitato dai Caf, e sul quale sono in corso le valutazioni del Mef, si sarebbe reso necessario per venire incontro alle esigenze dei contribuenti e degli assistenti fiscali alle prese con le novità della dichiarazione precompilata.

"Al momento -spiega all'Adnkronos il presidente della consulta dei Caf Valeriano Canepari- manca all'appello il 30% di dichiarazioni rispetto allo scorso anno. A fronte di circa 18 milioni di 730 presentati negli anni scorsi finora ai Caf si sono rivolti poco meno di 12 milioni di contribuenti, mentre circa 2 milioni hanno usato il canale diretto del sito dell'Agenzia delle entrate. Mancano all'appello oltre 4 milioni. A meno che non ipotizziamo un calo drastico dei contribuenti che presentano il 730 per consentire l'ordinato prosieguo delle operazioni è indispensabile avere più tempo".

L'ipotesi a cui si starebbe lavorando prevede di spostare il termine di scadenza dal 7 al 23 luglio stabilendo comunque che i Caf potranno inviare all'Agenzia non più del 20% delle dichiarazioni complessive lavorate nel periodo della proroga. E ciò per evitare che ci sia un accumulo nella fase finale e anche per consentire comunque ai contribuenti che hanno già fatto la dichiarazione di ottenere l'eventuale rimborso già a luglio.

Nel complesso l'operazione 730 precompilato, spiega Canepari, "sta proseguendo in maniera tranquilla. Dopo la fase iniziale caratterizzata da alcuni problemi, ai quali si è posto rimedio il sistema sta funzionando. Abbiamo accumulato dei ritardi anche perchè ai Caf è richiesta una maggiore attenzione nelle verifiche e spesso di fronte ad errori dei sostituti si ha difficoltà ad ottenere una certificazione sostituva corretta in quanto l'ammissione di errore viene sanzionata con una multa di 100 euro".

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