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Fisco e tasse, verso incontro Salvini-Draghi lunedì

07 aprile 2022 | 16.25
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Il leader della Lega: "Sulle tasse agli italiani non possiamo cedere"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Da Draghi convinti che "sul fisco non possiamo cedere". Dopo 90 minuti di confronto con i suoi Matteo Salvini fa sapere che chiederà al premier Mario Draghi un incontro (dovrebbe essere lunedì prossimo, a quanto apprende AdnKronos) "con l’obiettivo di evitare aumenti di tasse su casa, affitti e risparmi", come spiega una stringata nota della Lega, al termine del vertice negli uffici del Senato del partito. Poi da via Bellerio si aggiunge che sulla vicenda sarà chiesto anche l'intervento del capo dello Stato, Sergio Mattarella: "Difendere e proteggere gli italiani significa anche non tassarli", avverte Salvini.

Al tavolo con il segretario, al meeting delle 12, ci sono Alberto Bagnai, senatore responsabile economico del partito, Massimiliano Romeo, capogruppo a palazzo Madama, Alberto Gusmeroli, deputato della Commissione Finanze e Federico Freni, sottosegretario al Mef. Con loro collegati da remoto il ministro per lo sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il capogruppo di Montecitorio, Riccardo Molinari e Massimo Bitonci, deputato e membro della Commissione Bilancio. A quanto si apprende tutti allineati per una battaglia identitaria, irrinunciabile tanto più con il voto amministrativo alle porte e le politiche del prossimo anno.

Ai leghisti non va giù la linea dura sulla delega fiscale che sembra scelta da Palazzo Chigi. Sul voto di fiducia, spiegano fonti parlamentari di centrodestra "stavolta non sarà facile passare sopra". Non solo: "Sul fisco non si può derogare". Qualcuno sottolinea come "non può essere certo la Lega a dare il via libera a provvedimenti" come la riforma del catasto e l'avvio della 'tassazione duale', sollecitata dalle forze di centrosinistra.

A far deflagare i malumori della Lega arriva poi lo scontro in Commissione Finanze a Montecitorio, con il presidente Luigi Marattin (Iv) che sospende la seduta, dopo le scintille non solo verbali, nate per la presentazione dell'emendamento della Lega per l’esenzione Imu per le case inagibili o occupate abusivamente. Emendamento che mette in difficoltà la maggioranza, che rischierebbe di non avere i numeri in Commissione. "Voglio pensare che quello in Commissione sia stato solo un incidente di percorso", taglia corto Salvini.

Ma lo scontro politico, con la palla che passa ora al governo, pare solo rinviato. "Siamo entrati nell'esecutivo per portare il Paese fuori dalla pandemia e per utilizzare correttamente i fondi europei, e sono convinto che i provvedimenti che ipotizzano nuove tasse su case o risparmi siano fuori luogo", avverte ancora il leader del Carroccio. Parole affidate a note del partito, perché anche oggi il leghista sceglie di non incontrare i cronisti al termine dell'incontro, nonostante le tante telecamere e i giornalisti in piazza San Luigi dei Francesi. Un fotografo andando via commenta: "Niente, ormai Salvini non si fa più vedere, non è più come prima...".

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