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Fisco, in Lombardia scoperte mancate dichiarazioni per oltre 20 miliardi. Oltre 800 gli evasori totali

05 febbraio 2014 | 16.59
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Fisco, in Lombardia scoperte mancate dichiarazioni per oltre 20 miliardi. Oltre 800 gli evasori totali

Milano, 5 feb. (Ign) – Più di 3mila i reati fiscali scoperti nel 2013 in Lombardia dalla Guardia di Finanza che ha individuato mancate dichiarazioni ai fini delle imposte dirette per 20,3 miliardi di euro, quasi 3mila lavoratori irregolari e 817 evasori totali che occultavano 3 miliardi di operazioni imponibili. Avviate procedure di sequestro di beni per oltre 550 milioni di euro, dei quali 340 milioni già eseguiti.

L’attività di controllo delle Fiamme gialle è stata potenziata attraverso l’organizzazione delle nuove squadre provinciali operanti in stretta collaborazione con la Corte dei Conti e l’introduzione di strumenti di cooperazione con altre istituzioni ed enti, tra cui una convenzione tra il Comune di Milano, la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate per il contrasto all’evasione fiscale e il protocollo d’intesa con la Regione Lombardia per il coordinamento dei controlli e lo scambio di informazioni su finanziamenti, contributi ed erogazioni pubblici.

Le operazioni, concentrate maggiormente verso fenomeni ritenuti maggiormente lesivi per il bilancio pubblico, hanno permesso di evidenziare che circa il 50% dei 20 miliardi di materia imponibile recuperata a tassazione, pari a 10,5 miliardi, è da riferirsi a fenomeni di evasione fiscale internazionale.

Si tratta perlopiù di casi di ‘esterovestizioni’, ovvero di fittizia localizzazione all'estero della residenza fiscale di società che in realtà operano in Italia, che hanno determinato un imponibile di 5,4 miliardi di euro completamente sottratto a tassazione. Inoltre organizzazioni non dichiarate in Italia di società estere per 4,6 mld, acquisti da operatori situati in paesi o territori a fiscalità privilegiata per circa 230 milioni e casi di ‘transfer pricing’ per un importo pari a 300 milioni di base imponibile.

Complessivamente sono stati scoperti 817 evasori totali, tra operatori privi di partita Iva e attività svolte senza mai presentare dichiarazioni dei redditi, completamente sconosciuti al Fisco e 2.961 lavoratori irregolari, di cui 703 completamente in nero.

Denunciati 3.246 soggetti, dei quali 94 arrestati, per dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, per aver presentato dichiarazioni infedeli, per omessa dichiarazione, per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, per l’occultamento o la distruzione di documenti contabili e per indebite compensazioni.

Controlli anche su varie categorie di professionisti: su cui sono state eseguite complessivamente 322 verifiche. Settemila i controlli fiscali e 46.500 quelli riguardanti l’emissione di scontrini e ricevute fiscali, di cui 17.831 irregolari, pari al 38% del totale.

Inoltre 12.500 controlli sulla circolazione delle merci su strada e 3.700 identificazioni di soggetti in possesso di beni sintomatici di alta capacità contributiva.

Infine più di 1.000 i soggetti, i cui rilievi avevano evidenziato materia imponibile sottratta a tassazione per oltre 1 miliardo di euro, che hanno deciso di avvalersi dell’istituto della ‘adesione al processo verbale di constatazione’, un sistema che consente di provvedere direttamente a versare nelle casse dello Stato quanto dovuto rinunciando ad avviare un contenzioso con gli Uffici Finanziari.

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