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L'esperto

Flop a letto: 4 su 10 colpa dello stress

28 novembre 2017 | 16.30
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Anche una sola défaillance, anche un solo episodio di impotenza - per alcuni uomini, soprattutto fra i giovani - può rappresentare un evento traumatico che innesca il circuito della paura, riproponendo la disfunzione erettile nel tempo, senza nessuna causa organica o psicologica ma solo emozionale.

Lo ha spiegato il sessuologo Franco Avenia, presidente dell’Associazione italiana per la ricerca in sessuologia (Airs) e segretario generale della Società italiana di chirurgia genitale maschile, nel suo intervento al Simposio di Andro-sessuologia durante il XIII Congresso nazionale della Sicgem, in corso a Roma al Cnr.

"Si può stimare - afferma Avenia all'AdnKronos Salute - che circa un 50% di casi di disfunzione erettile dipenda da cause organiche, il 10% è conseguenza di un disturbo psicopatologico primario, come la depressione, e circa il 40% - sottolinea - ha cause psicogene: un eccessivo carico di stress, dovuto ad aspettative personali e sociali". L'ansia da prestazione, ad esempio.

ANSIA DA PRESTAZIONE - Questo carico di stress mal gestito alimenta il 'circuito della paura', che trasforma in un incubo la vita sessuale. Un fenomeno "abbastanza diffuso, che vediamo soprattutto fra i giovani - riferisce l'esperto - L'età dei primi rapporti sessuali si è abbassata di nuovo intorno ai 12-13 anni: i maschi sono meno smaliziati delle coetanee, ma piuttosto insicuri e preoccupati. E vanno in crisi".

Secondo questa nuova prospettiva di analisi delle cause della disfunzione erettile, "il circuito della paura si forma nel caso di mancato ottenimento o perdita dell’erezione, in seguito a una forte situazione di stress, che genera nell'uomo un trauma - spiega Avenia - ovvero un alto livello di paura che va a fissarsi nella memoria emotiva, sia a livello cosciente sia incosciente".

OTTIMISMO - A défaillance di questo tipo si può reagire senza troppe conseguenze "se il soggetto è ottimista e sicuro di sé. Ma in caso di bassa autostima la risposta può essere la paura, che genera una serie di interrogativi: cosa mi sta succedendo? E' una malattia? Si ripeterà? Sto diventando impotente? Questo meccanismo porta alla formazione di una traccia nella memoria emotiva, incosciente", prosegue.

"La volta successiva, questa traccia lascerà emergere la paura che l’episodio traumatico possa ripetersi, mettendo l'uomo in una condizione di forte stress", che finisce col causare una nuova défaillance. "La disfunzione erettile è la risposta, che va ad incrementare la paura - evidenzia il sessuologo - alimentando e tenendo attivo il circuito".

CIRCOLO VIZIOSO - Un circolo vizioso, in cui la negatività viene amplificata dall'importanza della partner o dalla sua reazione. Il circuito della paura può spezzarsi spontaneamente: "Se la volta successiva all'episodio di disfunzione erettile l'uomo ha una bella erezione, comincia a rassicurarsi e il problema si risolve da solo".

Altrimenti bisogna rivolgersi a uno specialista: "Si possono prescrivere i farmaci anti-impotenza, che rendono sicuri del 'risultato garantito' e fungono un po' da psicofarmaci in questi casi, oppure praticare tecniche anti-stress oppure entrambi gli approcci. Infine, si possono rendere espliciti i ricordi impliciti con tecniche di profondo rilassamento: si fanno riemergere le paure inconsce, in modo che il soggetto le affronti e le superi". In ogni caso, conclude Avenia, "la collaborazione fra andrologo e sessuologo si traduce in benefici enormi per il paziente, quanto a tempi e risultato ottenuto".

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