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Lavoro: Fonarcom-Confsal, alternanza scuola opportunità per giovani e imprese

07 novembre 2016 | 17.03
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Il commento del sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, e del segretario generale della Confsal Vigili del fuoco, Franco Giancarlo. (video)

Un momento dell'incontro
Un momento dell'incontro

"L'alternanza scuola-lavoro rappresenta un'opportunità per i giovani e per il mercato del lavoro del Paese". E' quanto emerso, oggi a Roma, nel corso dell'incontro organizzato da Fonarcom, Confsal e Snals. (video). "L'alternanza scuola-lavoro -ha spiegato Andrea Cafà, presidente Cifa e del Fondo interprofessionale Fonarcom- è un laboratorio creativo e un'opportunità per l'intero sistema produttivo ed economico italiano. Oggi manca un raccordo tra la scuola e il mondo delle piccole imprese".

"La grande impresa -ha ricordato- è già avanti. Sta pianificando, con la scuola, piani formativi per i giovani e sta consolidando buone pratiche. La piccola impresa è un po' indietro, per questo come Fonarcom attraverso la formazione continua stiamo cercando di stimolare le aziende a formare tutor aziendali che possano accogliere questi giovani e valorizzarli. Alla fine dei percorsi i giovani avranno acquisito delle competenze che possono essere spendibili anche presso la stessa azienda".

"Sicuramente positivo -ha ricordato Cafà- è il progetto ScholarsJob, ideato e realizzato da Confsalform. Il protocollo sottoscritto recentemente siglato con il Miur, favorisce attraverso ScholarsJob per l’orientamento al lavoro, il raccordo tra sistema produttivo e istituzioni scolastiche. Già testato nel 2014, il progetto è operativo dal 2015. Al suo terzo anno comincia a vantare numeri interessanti sia sul fronte delle scuole e degli alunni formati sia su quello delle imprese locali coinvolte".

"L'alternanza scuola-lavoro -ha ribadito Marco Paolo Nigi, segretario generale Snals-Confsal, in un messaggio- deve essere un'attività significativa, dal punto di vista di acquisizione di saperi e competenze per gli studenti e non un inutile sovraccarico funzionale e burocratico. La scuola deve saper rispondere alle sfide dell'alternanza, con una costante collaborazione e confronto anche con attori esterni all'impresa, dalle università alle start up, magari quelle più competitive con un alto tasso di ricerca e innovazione".

"Il nostro Paese -ha chiarito- soprattutto in questo momento così doloroso e difficile, ha bisogno di un insieme sempre più integrato di politiche educative, industriali e sociali per ricostruire, per rinascere, per competere sui mercati globali, per generare ricchezza e maggiore equità sociale".

"Dobbiamo lavorare -ha rimarcato Achille Massenti, segretario generale vicario Snals-Confsal- per rendere l'alternanza scuola-lavoro la migliore possibile. Spero però che questo tipo di esperienza non finisca con la secondaria superiore, ma che accompagni i ragazzi anche all'università".

"L'alternanza scuola-lavoro -ha affermato Salvatore Piroscia, direttore generale Confsalform- non può essere considerata solo un obbligo scolastico, ma deve rientrare in uno spirito d'interesse generale del nostro Paese, dove tutti siamo chiamati a rendere costruttiva la presenza degli studenti negli ambienti di lavoro, siano essi privati che pubblici". E gli obiettivi dell'alternanza scuola-lavoro sono condivisi anche a livello europeo. "Le competenze -ha detto Klaus Heeger, segretario generale Cesi (Confederazione europea dei sindacati indipendenti)- sono da trasmettere per formare i giovani di domani. Il Cesi sostiene il diritto del lavoro degli apprendisti, il riconoscimento dei diplomi e l'alternanza scuola-lavoro da promuovere in tutta Europa".

"Il quadro europeo -ha aggiunto Giacomo Tizzanini, tecnico Miur- sollecita anche il nostro paese a intraprendere il percorso di alternanza scuola-lavoro che è stato istituzionalizzato con la legge 107 del 2015. Si tratta di uno strumento 'esperenziale' di orientamento. A regime per l'anno 2017-2018 contiamo di coinvolgere 1 milione e mezzo di ragazzi".

"La commissione europea -ha ricordato Maria Pia Bucchioni, esperta di istruzione e formazione- nel 2014 ha raccomandato all'Italia a rafforzare l'istruzione terziaria professionalizzante. L'alternanza scuola-lavoro ha un forte input dalla legge 107, tuttavia è necessario che tutti diano un contributo reale, affinché porti benefici sia all'impresa che ai giovani".

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