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Fondazione Bracco celebra dieci anni di attività con 'Parole che lasciano il segno'

10 dicembre 2020 | 17.36
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Fondazione Bracco celebra dieci anni di attività con 'Parole che lasciano il segno'

'10 voci per 10 anni. Parole che lasciano il segno'. E' il titolo dell’opera originale ideata da Fondazione Bracco da oggi in libreria e nei negozi digitali per celebrare i primi dieci anni di attività e per dare voce anche ai principi che la ispirano nel proprio impegno culturale, scientifico e sociale.

Fondazione Bracco nasce dal patrimonio di valori maturati nei 90 anni di storia del Gruppo Bracco, con l’intento di creare e diffondere espressioni della cultura, dell’arte e della scienza quali mezzi per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale. Particolare attenzione viene rivolta all’universo femminile e al mondo giovanile nei vari campi della vita. La multidisciplinarità degli ambiti e l’integrazione tra i saperi sono criteri qualitativi importanti sia nella progettazione, sia nella selezione delle attività. Proprio per celebrare i primi dieci anni di operato, nasce questo prezioso volume, ideato da Fondazione Bracco, curato dal Sole 24 Ore, e rappresenta una “enciclopedia essenziale” della sua identità.

'Cultura', 'scienza', 'arte', 'musica', 'talento', 'donna', 'solidarietà', 'sostenibilità', conoscenza' e 'pensiero' sono le dieci parole scelte per rappresentare i principi animatori della società contemporanea e di quella degli anni futuri. Queste parole sono state 'affidate' a personalità del mondo della cultura, dell’arte e della scienza, perché, attraverso la narrazione della loro esperienza e del loro pensiero, potessero offrire una visione personale e al tempo stesso universale di questi temi; le loro parole hanno dato origine a preziose riflessioni, creando un’enciclopedia essenziale che traccia un percorso per approfondire tale vasto territorio e contribuire a un nuovo sguardo sul mondo. Il libro è così arricchito dagli interventi Massimo Cacciari (Pensiero), Riccardo Chailly (Musica), Cristina Messa (Conoscenza), Frédéric Olivieri (Talento), Don Paolo Steffano (Solidarietà), 100esperte Stem (Donna), Ersilia Vaudo Scarpetta (Scienza), Gianvito Vilé (Sostenibilità), Rossella Vodret (Cultura), Annalisa Zanni (Arte).

Il libro è stato curato da Nicoletta Polla-Mattiot e Cecilia Soldano. Nicoletta Polla-Mattiot guida l'edizione italiana di 'How to Spend it', il magazine nato dalla partnership con 'Financial Times', periodico del segmento lusso e lifestyle del Sole 24 Ore. Fra i suoi libri, Essenze di stile, edito da 24 ORE Cultura. Cecilia Soldano è una professionista nel campo della comunicazione, da tempo lavora per Fondazione Bracco seguendone le attività. Da sempre appassionata di letteratura, ha pubblicato nel 2020 il suo romanzo d’esordio. Il volume è impreziosito dalle illustrazioni di Irene Ghillani @operaillustration e il progetto grafico è curato da Fabrizia Monticelli.

“Le parole sono transitive - afferma Nicoletta Polla-Mattiot - creano relazioni fra le persone. Sono finestre, collegano dentro e fuori. E sono ponti, che accorciano le distanze. Perché basta una parola per raccontare una storia, basta un narratore per trasformare una storia in azione e basta un lettore per innescare una catena di azioni. Il solo modo di cambiare il mondo è iniziare a immaginarlo diverso. È partito da qui un progetto che è un grande lavoro corale, dove ogni parola è prima di tutto una storia personale, ma narra un C’era una volta collettivo. È stato interessante incontrare le parole di un filosofo come Massimo Cacciari o di un’astrofisica appassionata come Ersilia Vaudo e intrecciarle con le riflessioni di un parroco di frontiera come Don Paolo Steffano o le incredibili scoperte delle 100 scienziate STEM. Di voce in voce, passato e futuro incrociano i campi di un sapere che travalica i confini di discipline e di generi, che collega la medicina con l’arte, l’ingegneria con la storia. Così parlano la stessa lingua, lo stesso esperanto di una conoscenza condivisa, un medico come Cristina Messa, esperte d’arte come Annalisa Zanni e Rossella Vodret, un ricercatore come Gianvito Vilé".

"La bellezza - prosegue Polla-Mattiot - è l’equilibrio tra esterno e interno e questo libro non sarebbe completo senza la scelta di far dialogare con lo stesso tono di voce immagini e parole, in un accordo che ricorda il suono unico di un’orchestra o la sincronia fluida di un corpo di ballo, come insegnano Riccardo Chailly e Frédéric Olivieri. Di questo concerto, primo violino e primo ballerino sono Irene Ghillani con le sue illustrazioni e Fabrizia Monticelli con il suo progetto grafico. A Diana Bracco e a tutte le donne della Fondazione l’idea, la regia e il merito di aver reso, con instancabile visione, tutto questo possibile”.

“Alle ricorrenze e agli anniversari - sostiene Diana Bracco - affidiamo spesso il compito del ricordo. Il ruolo della memoria, tuttavia, non è solo quello di richiamare i successi del passato, ma anche di fornirci una bussola per tracciare la giusta traiettoria del futuro. Per questo abbiamo concepito il presente volume come una sorta di piccola “enciclopedia” composta dalle riflessioni di dieci illustri amici su altrettante parole che meglio rappresentano Fondazione Bracco: cultura, scienza, arte, musica, talento, donna, solidarietà, sostenibilità, conoscenza e pensiero. Concetti cardine che dal 2010 hanno guidato le nostre scelte e che continueranno a ispirare anche in futuro il nostro lavoro”. Il libro sarà presentato attraverso iniziative e campagne social dove sarà possibile seguire tutte le attività con l’hashtag #10anniFondazioneBracco e #10vociper10anni.

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