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Cultura: Fondazione con il Sud, investire su inclusione culturale

16 ottobre 2015 | 11.28
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Interno dell'Ecomuseo Mare Memoria Vivo di Palermo
Interno dell'Ecomuseo Mare Memoria Vivo di Palermo

"Abbiamo speso solo sette milioni in progetti di inclusione culturale, il che, quantitativamente parlando, non è certo grande cosa. Ma sono bastati per produrre un rumore sufficientemente forte per fare passare il principio che gli investimenti di questo tipo sul territorio possono cambiare il corso delle cose". Il Presidente della Fondazione con il Sud (Fcs), Carlo Borgomeo, spiega così ad AdnKronos i risultati straordinariamente positivi raggiunti da Fcs, un ente nato per raccogliere e gestire in modo organico i finanziamenti che le ex fondazioni di origine bancaria destinano ogni anno alle regioni meridionali. "Unire gli esclusi e la bellezza - spiega Borgomeo - significa raggiungere un valore clamorosamente utile".

A Palermo per festeggiare i nove anni di vita, la Fondazione ha organizzato una 'tre giorni' intitolata 'Nuove pratiche con il Sud. Spazi da non perdere', per mettere a confronto il ministro della Cultura Dario Franceschini, atteso per oggi, e gli operatori di settore. La prima giornata di lavori, cominciata ieri mattina, è stata anche un'occasione per presentare realtà finanziate come l'Ecomuseo Mare Memoria Vivo, una meravigliosa ex stazione ferroviaria trasformato in spazio della storia marina e marinara di Palermo, e 'Il genio di Palermo. La bellezza salverà il mondo', un progetto voluto da Padre Giuseppe Bucaro che ha portato alla costituzione di un'orchestra giovanile che si riunisce e suona in alcune delle chiese più belle della vecchia Palermo.

Il tema di fondo della 'tre giorni' di lavori è il rapporto tra sociale e cultura attorno a quello più ampio dei beni comuni, degli 'spazi' di una comunità, intesi sia come luoghi fisici ma anche come spazi di incontro e di partecipazione, da recuperare e valorizzare. 'Nuove pratiche con il sud' ha così unito a Palermo persone e organizzazioni dell’innovazione sociale e culturale per conoscere, sognare, progettare spazi possibili, spazi del possibile. Gli 'Spazi da non perdere' sono quelli rigenerati da comunità di persone attive, occasioni di cambiamento e lavoro, sono gli spazi che pubblico e privato possono abitare insieme per il benessere comune. L’Italia, fanno notare quelli di Fcs, è il Paese con la più alta densità di beni culturali per chilometro quadrato, tanto da essere normalmente definito un museo a cielo aperto. La spesa per la “tutela e valorizzazione di beni e attività culturali e beni paesaggistici” però è inferiore a quella di altri paesi europei come ad esempio la Spagna, è addirittura meno della metà di quella francese, e rappresenta solo lo 0,37% del Pil. Un divario che, a livello nazionale, si ripresenta anche tra Nord e Sud e che si riflette anche sullo stato di conservazione degli edifici storici, con le regioni meridionali agli ultimi posti.

Sono i beni comuni che rappresentano da una parte uno 'spreco' inaccettabile e dall’altra una grande opportunità per i giovani e un’occasione di sviluppo per le comunità locali. Vanno in questa direzione tanti progetti sostenuti dalla Fondazione con il Sud e l’ultimo bando sperimentato per promuovere l’uso 'comune' dei beni culturali delle regioni meridionali, per una più ampia fruibilità da parte della collettività, come strumento di coesione sociale. La manifestazione si è aperta ieri mattina, all'Ecomuseo Mare Memoria Viva, con 'Spazi di transizione': una giornata di studio e confronto dedicata al tema degli spazi per l’innovazione culturale, ai modelli di partnership ibrida tra pubblico e privato sociale e a casi di rigenerazione urbana dal basso con workshop coordinati da Franco Milella, Fondazione Fitzcarraldo e Daniela Ciaffi, di Labsus. Nel pomeriggio invece a Palazzo Branciforte ha avuto luogo l’incontro su 'L'impresa culturale al Sud'. Stefano Consiglio e Agostino Riitano presentato alcuni casi meridionali di successo, discussi e commentati da Marco Cammelli, Presidente della Commissione attività e beni culturali Acri; Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione con il Sud, Ugo Bacchella, Presidente Fondazione Fitzcarraldo; Ledo Prato, Segretario Generale Associazione Mecenate 90; Lorenza Dadduzio, Direttore creativo e co-founde di Cucina Mancina.

Oggi è invece il giorno dell’incontro su 'Spazi da non perdere. Beni culturali e politiche coraggiose'. Un momento di confronto partendo da esempi virtuosi di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale che fanno leva sulla partecipazione della comunità di riferimento e che rappresentano un esempio di collaborazione possibile tra istituzioni ed enti pubblici, privato sociale e terzo settore. Introdurrà i lavori Giovanni Puglisi, Presidente Fondazione Sicilia e Presidente Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Seguiranno alcune testimonianze di esperienze sostenute dalla Fondazione con il Sud introdotte da Marco Imperiale, Direttore della Fondazione. Lo spazio dei commenti vedrà la partecipazione di Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo; Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione con il Sud; Giuseppe Guzzetti, Presidente Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa; Pietro Barbieri, Portavoce Forum Terzo Settore. Alle 15 sarà la volta di 'Welfare, chi parla e chi fa', una proposta promossa da operatori sociali e culturali per ripensare l’economia e il benessere collettivo di una comunità, partendo da un’idea di welfare come premessa dello sviluppo del Sud e del Paese, mettendo a frutto visioni, modelli, sperimentazioni ed esperienze. Partecipano Gaetano Giunta, Presidente Fondazione di Comunità di Messina – Distretto Sociale Evoluto, Andrea Morniroli, Cooperativa sociale Dedalus, Napoli. Commenta Aldo Bonomi, Sociologo, Presidente consorzio Aaster.

Alle 17 si parlerà di 'Luoghi di formazione, spazi di inclusione. La scuola da Palermo in su'. Istituzioni, operatori e fruitori si confrontano a partire da esperienze concrete e testimonianze di buone pratiche, per riflettere sulle modalità di coordinamento e di condivisione delle politiche locali. Sarà discussa una proposta dal 'basso' nata dall’incontro dei progetti per il contrasto alla dispersione scolastica a Palermo sostenuti dalla Fondazione con il Sud e che coinvolgono oltre 20 scuole della città. Modera Giulia Tosoni. Alle 18,30, infine, incontro con i ragazzi della rete Crescere al Sud, per un confronto sugli spazi delle nostre città, partendo dalle esperienze di partecipazione e cittadinanza attiva del bar del liceo Cassarà di Palermo - abbandonato per 10 anni, recuperato e oggi gestito dai ragazzi - e di Retake Roma, movimento nato dall’impegno dei cittadini per combattere il degrado, valorizzare i beni comuni, diffondere il senso civico nella Capitale. La manifestazione si concluderà domani con l’incontro 'Per un'economia della transizione. Nuovi modelli per la sostenibilità', con Michel Bauwens, Cofondatore della P2P Foundation e coordinatore del progetto Commons Transition. Partecipano Bertram Niessen, 'cheFare' e Guido Smorto, Università di Palermo.

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