Si e' chiuso con un avanzo in crescita a 42 mln di euro (12 mln nel 2012) il bilancio 2013 della Fondazione Crt, nonostante, si legge in una nota, ''il notevole sostegno patrimoniale fornito negli ultimi anni alla banca conferitaria UniCredit, la cui azione di risanamento ha avuto effetti penalizzanti per i flussi reddituali della Fondazione'' anche se, prosegue ancora la nota ''la Fondazione è comunque riuscita a ridurre significativamente l'indebitamento contratto in relazione al sostegno patrimoniale fornito alla banca conferitaria ed i connessi oneri finanziari''
Il patrimonio un patrimonio netto a fine esercizio era superiore ai 2 mld, mentre gli investimenti nel corso dell'anno passato sono stati superiori ai 3 mln mentre gli ubterventi istituzionali sul territorio hanno superato i 41 mln di euro pereffetto, anche, dell' utilizzo per 7 milioni di euro del fondo di stabilizzazione delle erogazioni (pari a circa 127 milioni di euro). Inoltre, nel 2013 la Fondazione ha effettuato pagamenti inerenti all'attività istituzionale per oltre 74 milioni di euro. Il documento di bilancio, approvato oggi dal cda presieduto da Antonio Maria Marocco, sara' ora inviato, come previsto dallo Statuto, all'esame del Consiglio di Indirizzo per le valutazioni di competenza.
''La Fondazione Crt - ha sottolineato il segretario generale, Massimo Lapucci - pur dovendo far fronte ad una significativa riduzione dei flussi di cassa attesi, pone il massimo impegno nel muoversi efficacemente sulla strada dell'efficienza gestionale e del rafforzamento patrimoniale e per il futuro può contare su un bilancio sano, con una rilevante plusvalenza implicita sulla partecipazione UniCredit''. ''La Fondazione - ha aggiunto Marocco - è consapevole che, specie nella crisi in corso, occorre continuare a garantire un adeguato sostegno al territorio e a questo scopo ha messo in campo un importante sforzo gestionale''.
