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Comunicato stampa

Fondazione Giovanni Paolo II: la radioterapia si rinnova. Al via il nuovo acceleratore lineare e Molise Art

15 febbraio 2019 | 15.30
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Fondazione Giovanni Paolo II: la radioterapia si rinnova. Al via il nuovo acceleratore lineare e Molise Art

Trattamenti più precisi e mirati nella cura dei tumori con un potenziale miglioramento dei risultati attesi e una riduzione degli effetti collaterali delle terapie: sono solo alcuni dei vantaggi generati dal nuovo acceleratore lineare inaugurato oggi all’interno del reparto di radioterapia della Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso.

I lavori di sostituzione del vecchio acceleratore, iniziati lo scorso di agosto hanno visto oltre all’adeguamento dei locali anche all’istallazione del nuovo acceleratore, la caratterizzazione dei fasci elettronici e fotonici, l’implementazione dei sistemi di pianificazione del trattamento, i rigorosi controlli sul funzionamento della macchina, per concludersi oggi con la messa in funzione clinica dell’apparecchiatura.

L’investimento tecnologico – relativo al piano di Investimenti pluriennale all’ammodernamento degli spazi e delle apparecchiature voluto dalla Fondazione Giovanni Paolo II presieduta da Maurizio Guizzardi – ha come obiettivo quello di offrire cure di altissima qualità, in un percorso che mira a garantire al paziente e alla sua famiglia elevati livelli di accoglienza, sicurezza e confort. Il tutto dettato dalla contingenza: la moderna oncologia è caratterizzato dalla rapidissima evoluzione delle modalità di diagnosi e di trattamento delle neoplasie.

Ma non si tratta dell’unica novità: all’interno dei locali della radioterapia prenderà vita il progetto “Molise Art”, già promosso dalla Fondazione Policlinico Gemelli di Roma nella forma più neutrale di “Gemelli Art”. A caratterizzare il progetto la riproduzione di una serie di affascinanti immagini fotografiche del patrimonio artistico molisano che anche i numerosi pazienti provenienti da altre regioni avranno il piacere di ammirare.

Un cuore ipertecnologico immerso nella bellezza dell’arte per massimizzare le chance di cura per le persone affette da malattie oncologiche. “La bellezza è Amore realizzato” ha commentato Vincenzo Valentini, Direttore Scientifico della Fondazione e dell’U.O.C. di Radioterapia nel corso della presentazione dell’iniziativa “l’arte può essere considerata un'arma in più per favorire la guarigione. Compito del medico è anche quello di educare e accompagnare la persona nella dimensione della fragilità, creando un clima umano e familiare”.

Con l’avvio del nuovo acceleratore lineare, è possibile eseguire trattamenti ancor più specializzati attraverso tecniche radioterapiche all'avanguardia che combinando imaging e radioterapia garantiscono estrema precisione, personalizzazione della cura, preservazione d'organo e di funzione, offrendo maggiori opportunità di guarigione.

La Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” offre in tal modo – sostengono Francesco Deodato e Savino Cilla, rispettivamente responsabili della UO di Radioterapia e della UO di Fisica Sanitaria - l'eccellenza tecnologica in tutte le modalità radioterapiche a fasci esterni oggi in uso per i trattamenti oncologici. Il nuovo acceleratore è infatti dotato dei più moderni sistemi di imaging e guida ottica che permettono in maniera rapida e precisa di “vedere” il bersaglio durante il trattamento con un alto grado di precisione e di correggere istantaneamente sia il posizionamento del paziente che le modalità di erogazione del fascio di irradiazione, in modo da riprodurre al millimetro il trattamento radioterapico pianificato”.

“La Radioterapia ad Intensità Modulata (IMRT) e la Radioterapia Volumetrica ad Arco (VMAT), metodiche di alta complessità introdotte da molti anni nella nostra pratica clinica per la maggior parte delle patologie – spiegano ancora i medici - beneficiano da oggi di tecnologie di ultima generazione, come la Cone-Beam CT, la possibilità di Gating respiratorio e della dosimetria portale online. Grazie ad una TAC “on board” è da oggi possibile verificare al millimetro la corretta posizione del paziente, visualizzare in tre dimensioni la neoplasia e quindi colpire il bersaglio in maniera ancora più mirata, permettendo così di preservare gli organi circostanti e di aumentare la percentuale di successo dei trattamenti”.

Grazie alla costante innovazione tecnologica, il Molise ART continuerà ad essere un polo d'eccellenza anche nel campo dell'attività scientifica: i fisici medici e gli oncologi radioterapisti del nostro Centro molisano sono inseriti in una rete scientifica nazionale e internazionale che supporta la qualità della ricerca, come testimoniano le oltre 80 pubblicazioni in extenso prodotte negli ultimi 5 anni su riviste internazionali peer-reviewed altamente qualificate.

Per maggiori informazioni https://www.fgps.it/

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