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Fondazione studi consulenti lavoro, trasferta europarlamentari costa 200 mln l'anno

07 aprile 2014 | 16.03
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Fondazione studi consulenti lavoro, trasferta europarlamentari costa 200 mln l'anno

Bruxelles 7 apr. (Labitalia) - "Il premier Renzi sostiene che l'Europa ha bisogno della spending review. In effetti, il costo trasferta del Parlamento europeo, che ogni mese si sposta da Bruxelles a Strasburgo con centinaia di bauli che viaggiano su camion, è pari a duecento milioni di euro l'anno". A dirlo il presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, descrivendo la trasferta del Parlamento europeo che ogni mese si sposta da Bruxelles a Strasburgo con centinaia di bauli che viaggiano su camion. "Un'operazione dal costo esorbitante -denuncia- ma a quanto pare irrinunciabile. Una volta al mese viene riempito un baule per ogni eurodeputato con dentro fascicoli, testi, documenti, cancelleria e quant'altro possa servire nella settimana di riunioni a Bruxelles".

"Così - continua De Luca - 754 grandi bauli (tanti quanto sono i parlamentari europei) percorrono a bordo di innumerevoli tir gli 860 chilometri che separano in andata e ritorno le due città. E con loro tutti funzionari e gli staff al completo".

"Un vero e proprio esodo - avverte - in grande stile. Le attività di preparazione cominciano alla fine della settimana precedente, quando tra giovedì e venerdì gli assistenti del deputato riempiono il baule e lo pongono fuori dell'ufficio del deputato. Da lì viene prelevato dai trasportatori che lo recapitano a Strasburgo, dove il lunedì successivo viene preso in consegna dai medesimi assistenti che nel frattempo si sono spostati in Francia assieme ai parlamentari, ai funzionari del Parlamento, ai lobbysti".

"Un popolo di circa cinquemila persone - precisa - che una volta al mese si deve impegnare in questo trasloco. E alla fine dell'attività parlamentare, che avviene abitualmente il giovedì, si compie il percorso inverso con ripetizione degli stessi atti preparatori. Il costo stimato di questo strano 'giro turistico' è di circa 200 milioni di euro all'anno". Il presidente della Fondazione studi ricorda che "bisogna aggiungere i costi esorbitanti di vitto e alloggio di tutti coloro che sono impegnati nella trasferta, che si raddoppiano in quella particolare settimana, viste le dimensioni non adeguate della ricettività. Il tutto per soddisfare una richiesta della Francia".

"Quella di Strasburgo - puntualizza De Luca - è stata una specifica richiesta dello Stato francese con la scusa che il capoluogo alsaziano costituisce il simbolo delle sanguinose divisioni tra europei finalmente rappacificati. In effetti, questa distorsione è già stata segnalata".

"Ma - ammette - per eliminare una delle sedi del Parlamento Ue è necessario modificare il Trattato di Lisbona, che si cambia solo con decisione unanime del Consiglio europeo. Peccato che dello stesso faccia parte la Francia, che ha già ripetutamente espresso la propria contrarietà alla soppressione della sede di Strasburgo. Che dunque resterà inutilmente attiva e che costerà ai cittadini europei 200 milioni di euro all'anno, anche per i viaggi che dovranno continuare a fare i bauli".

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