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Fondazione Veronesi, 100 mila euro contro il cancro dei bimbi

31 maggio 2018 | 15.17
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Paolo Veronesi con Giorgia Surina sul palco  del Charity Dinner della Fondazione Umberto Veronesi - (foto Fondazione Umberto Veronesi)
Paolo Veronesi con Giorgia Surina sul palco del Charity Dinner della Fondazione Umberto Veronesi - (foto Fondazione Umberto Veronesi)

"Finanziamo la ricerca e le cure pediatriche perché i bambini colpiti da tumore possano tornare a una vita piena di luce". Ed è proprio a caratteri cubitali fatti di luce che la Fondazione Umberto Veronesi ha stampato il suo obiettivo ambizioso sull'immenso pavimento del Pirelli HangarBicocca di Milano, nella Sala dei Sette Palazzi Celesti - installazione permanente dell'artista tedesco Anselm Kiefer - che mercoledì 30 maggio ha ospitato l'annuale Charity Dinner dell'ente voluto dall'oncologo scomparso l'8 novembre 2016. Un'edizione 2018 più che raddoppiata per celebrare i primi 15 anni della Fondazione, con oltre 650 partecipanti riuniti nel ricordo del 'prof' e del suo credo. Più di 100 mila euro i fondi raccolti, che serviranno ad avviare un protocollo di cura per le leucemie infantili.

"Da 15 anni la Fondazione si è concentrata nel finanziare la ricerca scientifica di altissimo profilo nei campi dell'oncologia, delle neuroscienze, della cardiologia, della nutrigenomica e della medicina preventiva", ha spiegato il presidente Paolo Veronesi, senologo come papà. Dalla sua nascita l'ente ha sostenuto il lavoro di oltre 1.400 scienziati e più di 100 progetti di ricerca. Solo quest'anno, grazie al 5x1000, alle donazioni e al supporto di un numero crescente di amici, aziende e altre realtà sostenitrici, ha finanziato 188 "ricercatori eccellenti" e 7 progetti, sbloccando 4 protocolli di cura in oncologia pediatrica. "In un'Italia che investe in ricerca appena l'1,3% del Pil", ha ricordato Veronesi, quello che non sempre fanno le Istituzioni "lo facciamo noi che dobbiamo impegnarci sempre di più".

Perché "molto è stato visto, letto e studiato prima di noi e molto sarà dopo di noi", recita un'altra delle frasi luminose protagoniste dell'installazione dell'artista Anna Rierola. Tutte raccolte in un libro dedicato al primo quindicennio di vita della Fondazione, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla ricerca. Con un'attenzione speciale rivolta ai bimbi e agli adolescenti, 'terra di mezzo', troppo spesso orfani di un'assistenza pensata specificamente per loro. "I tumori dell'età pediatrica - ha sottolineato Veronesi - rappresentano ancora la prima causa di morte per malattia nei bambini", con circa 1.600 diagnosi under 15 ogni anno più un altro migliaio in ragazzi dai 15 ai 19 anni. "Per questo nel 2014 abbiamo creato il progetto 'Gold for Kids' per sostenere la ricerca nel campo dell'oncologia pediatrica".

Mette l'accento sulle leucemie linfoblastiche acute Franca Fagioli, presidente dell'Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica-Aieop: "In Italia colpiscono circa 500 bambini e adolescenti ogni anno", ha evidenziato. Diagnosi che gettano le famiglie in un dramma fatto di incertezze, "ma le certezze arrivano dai protocolli di diagnosi e cura, grazie ai quali guariscono l'80% dei pazienti con punte del 90% per alcuni sottotipi tumorali".

Da un lato il sostegno alla ricerca e dall'altro la divulgazione scientifica, una volontà che diventa bisogno in tempi di fake news. "Erano i due pilastri sui quali si fondava l'idea di mio padre - ha testimoniato il figlio Paolo, direttore del Programma Senologia dell'Istituto europeo di oncologia-Ieo di Milano - Noi abbiamo fatto nostra la sua visione e la portiamo avanti", anche con l'aiuto prezioso delle nuove generazioni. "Educare i giovani al sapere, alla curiosità, alle domande è uno dei nostri grandi impegni", impresso come gli altri sull'impiantito di cemento dell'HangarBicocca. E in mezzo a una sala gremita di amici della Fondazione Umberto Veronesi - fra cui molti volti noti delle Istituzioni, della sanità e della medicina, della moda e dello spettacolo, dell'economia e della finanza - di giovani ce n'erano davvero tanti.

"Tutti noi siamo onorati di aver potuto partecipare a questo importante evento al fine di sostenere la ricerca scientifica italiana d'eccellenza - dice per tutti Valentina Scambia, portavoce del Comitato Giovani di Fondazione che ha raccolto numerose adesioni al gala benefico - Credo che oggi più che mai i giovani si debbano avvicinare alla ricerca e capire quanto sia importante, per non dire vitale, la prevenzione. Spero che questo sia solo l'inizio di una serie di importanti attività a supporto della Fondazione Umberto Veronesi".

Un'asta silenziosa organizzata in collaborazione con Charity Stars è proseguita per tutta la serata sostenuta da vari sponsor, condotta da Giorgia Surina e animata dalle esibizioni del Mago Forest, della cantautrice e polistrumentista Nyvinne e da un dj set a cura di Fabio Romano di RTL 102.5. Ai fornelli lo chef Alessandro Borghese, autore di un menu vegetariano, ma con pesce ammesso. Così come piaceva al prof.

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