Il leader del Carroccio: "Non parlo di giustizia a orologeria, possono scannerizzare i miei conti correnti". L'avvocato Pennisi: "Sostegni? Solo un prestanome"
"Non parlo di giustizia a orologeria, possono scannerizzare i miei conti correnti, quelli della Lega, non troveranno soldi, come per la Russia, per i 49 milioni". Così dice Matteo Salvini, intervenendo a Rtl 102,5, sul caso dei commercialisti vicini alla Lega, finiti ai domiciliari per l'inchiesta di Milano. "L'unico processo che c'è è quello del 3 ottobre, che mi riguarderà per sequestro di persona e lì mi dichiarerò colpevole", conclude Salvini.