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Forestale a Milano sequestra 88 cuccioli, 9 denunce: 6 arresti

10 febbraio 2014 | 18.04
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Forestale a Milano sequestra 88 cuccioli, 9 denunce: 6 arresti

Smascherata dalla Forestale, l'associazione a delinquere finalizzata all'introduzione illecita e vendita di cuccioli dell'est. Arrestati i capi dell'organizzazione e un medico veterinario. Nove persone denunciate con applicazione di sei misure cautelari di cui tre arresti domiciliari disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari di Lodi. E' questo il risultato dall'operazione portata a termine oggi dal Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) di Lodi, sotto la direzione del Procuratore Capo di Lodi, Vincenzo Russo.

E' stato ipotizzato e riconosciuto il reato di associazione a delinquere per i crimini legati al maltrattamento e traffico illecito degli animali. Le ipotesi di reato sono: traffico illecito di animali di età inferiore alle 12 settimane, esercizio abusivo della professione medica, frode in commercio, maltrattamento di animali e detenzione produttiva di gravi sofferenze. L'operazione, spiega una nota del Corpo forestale, avviata nel 2012, ha permesso di giungere attraverso un lungo lavoro di ricerca, all'individuazione di tutta la banda e non solo dei trasportatori e dei meri esecutori.

Gli interventi del Corpo forestale, hanno portato al sequestro di 88 cuccioli, anche a seguito di numerose perquisizioni. Durante l'attività odierna i Forestali hanno trovato anche altri quindici cani di provenienza estera di cui si sta valutando la corrispondenza con i documenti. I cuccioli venivano sottoposti a sevizie, vessazioni e maltrattamenti insopportabili con trattamenti sanitari inutili e dannosi per mascherare eventuali patologie e l'età molto minore rispetto a quella poi dichiarata all'atto di vendita.

Il trasporto dei cuccioli che avveniva da Ungheria e Slovenia in contenitori di cartone o gabbie per polli, assolutamente inidonei e contrari alla natura degli animali, dentro i bagagliai delle auto, privi di luce ed aria. Pratiche che venivano svolte grazie all'ausilio fondamentale di un medico veterinario, che prescriveva e somministrava farmaci quali ''Stormogil'' e ''Drontal'' per coprire le carenze vaccinali ed inoculava microchip negli animali compilando falsi libretti sanitari dove veniva manomessa l'età, la provenienza e le condizioni sanitarie dei cuccioli.

Una 'ripulitura', spiega la forestale, operata principalmente dal veterinario ma anche col supporto di altri membri del gruppo, che rendeva i cuccioli pronti ad essere immessi sul mercato grazie alla falsificazione dei documenti e all'inoculazione dei microchip ''italiani'', e poi venduti in tutta Italia prioritariamente attraverso il canale di internet. Le indagini proseguiranno anche in altre strutture commerciali della Lombardia e dell'Emilia Romagna in cui sono in svolgimento perquisizioni a carico di altri indagati per il medesimo procedimento penale.

Gli animali salvati e posti sotto sequestro sono stati temporaneamente affidati, grazie al contributo di Associazioni, a famiglie che ne garantiscono la cura e un sano sviluppo. L'Operazione prende il nome da Maky, un cucciolo ritrovato in gravi condizioni e salvato dall' intervento della Forestale.

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