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Forza Italia, Berlusconi torna ad Arcore e dà ok a nuove nomine

30 marzo 2023 | 18.32
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Un fedelissimo di Marta Fascina gestirà le 'tessere'. La 'svolta governista' incide pure sul risiko delle Bicamerali

Forza Italia, Berlusconi torna ad Arcore e dà ok a nuove nomine

Ricoverato lunedì sera al San Raffaele per controlli medici, Silvio Berlusconi ha lasciato in tarda mattinata, poco prima delle 14, l'ospedale milanese, accompagnato dalla moglie Marta Fascina. Un cenno di saluto dal sedile posteriore dell'auto blu ai giornalisti e curiosi che lo attendevano dall'ingresso di via Olgettina 60 e via verso casa, a Villa San Martino.

Smentite dai legali del Cav le indiscrezioni di un prolugamento della degenza per evitare la presenza all'udienza di domani a Bari per il processo 'Escort' (''non era prevista nessuna audizione dell'ex presidente del Consiglio, tantomeno sarà presentata una istanza di legittimo impedimento''), il ritorno ad Arcore fa tirare un sospiro di sollievo a Forza Italia, preoccupata dallo stato di salute del 'capo' 86enne proprio ora che il partito sta vivendo una nuova fase dopo le nuove nomine che di fatto hanno cambiato la sua geografia politica interna, con la 'rivincita' dei governisti sui filoronzulliani e l'ascesa dei parlamentari vicini alla Fascina.

Con il leader azzurro tornato operativo si attendevano altri cambiamenti e, infatti, a quanto apprende l'Adnkronos, a breve verranno ufficializzate due novità: l'affidamento del tesseramento di Forza Italia (tecnicamente le 'adesioni') al deputato Tullio Ferrante, sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture, fedelissimo di Fascina (è stato suo compagno di scuola) e la gestione della macchina elettorale (come 'responsabile nazionale elettorale') al 'tajaniano' Alessandro Battilocchio. Non solo. Secondo gli ultimi boatos a stretto giro di posta (forse la prossima settimana) potrebbero essere nominati altri coordinatori regionali e sarà aggiornata la mappa dei 25 Dipartimenti di Forza Italia.

In particolare, raccontano, Alessandro Cattaneo (sostituito dal fedelissimo di Antonio Tajani, Paolo Barelli, alla guida del gruppo di Montecitorio) potrebbe essere risarcito non solo con l'incarico di vicecoordinatore nazionale e la delega all'organizzazione del territorio ma anche con una presidenza di peso delle 4 Bicamerali che spettano a Forza Italia, ovvero Questioni regionali, Banche, Anagrafe tributaria e Insularità.

Visto che il risiko delle Commissioni, legato a doppio filo con la partita sulla Vigilanza Rai, dovrà tener conto dei nuovi equilibri interni a Forza Italia post 'svolta governista', Cattaneo viene dato in pole per le Questioni regionali, casella che però potrebbe andare ai 'tajaniani' (in campo ci sarebbe Francesco Battistoni, accreditato pure per la presidenza dell'Anagrafe tributaria, sempre in tandem con l'ex capogruppo di Montecitorio).

Favorito come presidente di Banche resta il senatore veneto Pierantonio Zanettin, uno dei legali storici dell'ex premier, mentre l'Insularità sarebbe stata promessa a un altro 'governativo', Tommaso Calderone. Quanto alle vicepresidenze (Forza Italia dovrebbe averne quattro), l'attuale coordinatore regionale in Puglia, Mauro D'Attis, anche lui considerato vicino a Tajani, raccontano, potrebbe ottenere l'Antimafia, il Consiglio d'Europa andrebbe a Debora Bergamini; Enti gestori a Maurizio Casasco e l'Infanzia alla deputata Patrizia Marrocco. Ancora da definire, pare, i nomi per i posti di segretario.

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