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Cassazione

Foto profilo Facebook, è reato mettere quella di un altro

02 febbraio 2018 | 11.19
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Afp
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Chi utilizza la foto di un altro come immagine del proprio profilo su Facebook commette reato di sostituzione di persona.

La Corte di Cassazione - V sezione penale - nella sentenza n. 4413/2018 ha confermato a una 29enne di Pordenone la pena concordata di 15 giorni di reclusione - convertita in una multa da 3.750 euro (da corrispondere in 30 rate mensili di pari importo - per il reato contestatole ai sensi dell'articolo 494 del Codice Penale, "per avere utilizzato, per il proprio profilo Facebook, la foto di un'altra persona" si legge nella sentenza.

Il ricorso della donna (che, attraverso il suo legale, chiedeva "la nullità dell'accordo stipulato fra il pubblico ministero e l'imputata in quanto erroneamente il giudice non aveva consentito di revocarlo a seguito della possibilità sopravvenuta, ad esito della pronuncia della Corte Costituzionale n. 201/2016 di richiedere, con l'atto di opposizione al decreto penale, la sospensione del procedimento per la messa alla prova") è stato considerato infondato e rigettato dalla V sezione penale della Suprema Corte.

COSA DICE L'ART. 494 - "Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno".

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