La fotografa inglese Jane Bown, che con i suoi scatti ha reso leggendaria la Swinging London con i suoi protagonisti, è morta all'età di 89 anni a Londra. In sessant'anni da reporter, quasi tutti trascorsi lavorando per "The Observer", il più antico giornale della domenica del mondo, nei suoi iconici scatti ha immortalato celebrità del '900 come John Lennon, Orson Welles, Winston Churchill, Jean Cocteau, Mick Jagger, Samuel Beckett, Richard Nixon, Rudolf Nureyev, la regina Elisabetta, Lucien Freud, Paul Mc Cartney, Margaret Thatcher, Francis Bacon.
Statisti, politici, artisti, attori, filosofi e scrittori sono passati davanti all'obiettivo di Jane Bown, considerata una delle regine del ritratto in bianco e nero, punto di riferimento per la storia del fotogiornalismo. Jane Bown arrivò nel 1949 nella redazione dell'"Observer", dopo aver studiato fotografia al Guildford College, continuando a recarsi in redazione ogni settimana per oltre mezzo secolo (l'ultima volta lo scorso agosto). Il direttore del settimanale, John Mulholland, ha detto: '' Jane Bown fa parte del Dna dell'Observer".
Bown ha scattato fotografie ai volti più celebri, con ritratti entrati nei libri di storia, come quelli dello scrittore Samuel Beckett, che per lei si concesso sulla porta del Royal Court di Londra prima di lasciare il teatro, e del filosofo Bertrand Russell, immortalato a colazione in una stanza d'albergo.
Al suo obiettivo si concesse anche Sua Maestà Elisabetta II, con un intenso portfolio di ritratti che mostra la regina anche di profilo. Bown è stata molto amata dal mondo dello spettacolo, come mostrano i numerosi e famosi ritratti dei Beatles, dei Rolling Stones, ma anche del cantante Boy George e dell'attore Michael Caine, passando per Bjork, John Betjeman e Bob Hope. Nel 1976 riuscì a scattare uno dei primi piani più celebri di Richard Nixon intrufolandosi in una selva di fotografi.
Molte delle fotografie storiche scattate in sessant'anni di professione da Jane Bown sono esposte nella collezione permanente della National Portrait Gallery di Londra.
