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Fotonica: presto la luce rivoluzionerà diagnosi e terapie

11 aprile 2016 | 10.59
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Fotonica: presto la luce rivoluzionerà diagnosi e terapie

La fotonica, la tecnologia che sfrutta le proprietà della luce, presto rivoluzionerà il mondo della salute, sia per le diagnosi che per le terapie. Aprendo nuove frontiere in medicina anche per lo studio e la cura di cuore, cervello o tumori. "Oggi stiamo ad assistendo ad una vera e propria rivoluzione delle tecnologie della luce applicate alla salute" afferma all'Adnkronos l'esperto di biofotonica Leonardo Sacconi, ricercatore dell'Ino-Cnr di Firenze.

"La luce oggi -spiega- può essere utilizzata non solo per visualizzare un tessuto, ma anche per interagire con esso". E ancora. La luce, riferisce, "può essere utilizzata non solo per monitorare, per visualizzare l'attività elettrica del cuore o del cervello, ma anche per indurre attività elettrica".

"Possiamo utilizzare la luce, ad esempio, per stimolare una parte del cervello che, a seguito di una lesione, era prima silente. Oppure possiamo manipolare l'attività cardiaca" segnala lo scienziato, che indica così alcune delle applicazioni più avanzate della fotonica, la rivoluzione tecnologica del XXI Secolo.

E che la fotonica stia aprendo orizzonti scientifici di grande portata in molti campi ne è convinta anche l'Ue che la ritiene una tecnologia chiave dei prossimi anni. Tanto che la Commissione Europea, a partire dall'Anno Internazionale della Luce 2015, ha finanziato con un milione di euro il maxi-progetto 'Photonics4All', nato nell'ambito di Horizon 2020, per la divulgazione scientifica e la sensibilizzare di giovani e imprese alle moderne tecnologie della luce.

"Il progetto 'Photonics4All' (G.A. nr 644606) - ricorda Sacconi- termina a dicembre 2016 e vede l'Italia in prima linea con numerose iniziative che hanno l'obiettivo di far conoscere all'opinione pubblica le tecnologie della fotonica, tecnologie che si traducono in significative ricadute nel quotidiano delle persone", molte legate alla salute.

Ad esempio, evidenzia Sacconi, "negli ultimi anni, nei nostri laboratori all'Ino-Cnr, abbiamo sviluppato dei microscopi di nuova generazione che sono capaci di ripristinare il normale ritmo cardiaco, in presenza di aritmia, proprio sfruttando la luce, cioè stimolando l'intero organo con specifici impulsi luminosi".

Questi campi della ricerca, prosegue Sacconi, "porteranno ad enormi avanzamenti tecnologici, ma soprattutto clinici. Basti pensare a defibrillatori di nuova concezione impiantabili, capaci di fermare aritmie senza provocare nessun effetto collaterale al paziente", ma "anche ad approcci riabilitativi dell'apparato cerebrale molto più efficienti e molto più veloci".

E anche sul fronte oncologico grazie alla fotonica, agli studi sulle proprietà della luce, si aprono strade inattese fino ad oggi. "In un futuro molto prossimo ci sarà sicuramente -chiude il ricercatore- la possibilità di eseguire uno screening, un'analisi dei tumori in tempo reale direttamente sul paziente. Un'opzione che sicuramente rivoluzionerà la medicina".

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