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Musica: Franceschini, i grandi artisti partecipino alla Festa del 21 giugno

06 maggio 2016 | 19.04
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Il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario  Franceschini - (Fotogramma)
Il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini - (Fotogramma)

"Vorrei che i grandi nomi della musica italiana offrissero una loro giornata gratuitamente scegliendo il luogo e la modalità per fare diventare la Festa della Musica anche la festa dei grandi nomi". E' con questo appello, rivolto agli interpreti più rappresentativi del panorama musicale del nostro Paese, che il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha presentato al Mibact la Festa della Musica che il prossimo 21 giugno 'invaderà' tutto il territorio nazionale con concerti in 120 città. Una vera e propria Kermesse 'diffusa' che coinvolgerà circa 4.500 artisti che daranno vita a concerti nelle piazze ma anche nelle carceri, nei consolati e nelle ambasciate. Ad essere coinvolte nell'iniziativa, realizzata con il contributo della Siae, infatti, oltre al Mibact, all'Anci e alla Conferenza delle Regioni, sono anche il Miur, il ministero degli Affari Esteri, il ministero della Salute, il ministero della Difesa e quello di Grazia e Giustizia.

Ad aprire l'appuntamento del 21 giugno sarà la città di Mantova, capitale italiana della Cultura per il 2016, che il 18 giugno ospiterà la prima '1.000 giovani per la Festa della Musica': ragazzi e ragazze, provenienti da ogni parte del Paese, selezionati attraverso uno scouting di musica dal vivo realizzato a livello nazionale con i migliori giovani vincitori di festival e contest d'Italia, si esibiranno negli undici palchi diffusi per la città accompagnati da testimonial d'eccezione. "E' una grande occasione - ha aggiunto Franceschini - per dimostrare che la paura che incute il terrorismo non vince, che la vita va vissuta. Il 21 giugno ci saranno migliaia di concerti nelle piazze, nelle strade ma anche nei musei, negli ospedali, nelle carceri, nelle chiese. Ci saranno concerti di tutti i generi musicali, dalla musica moderna a quella classica. E suoneranno tutti gratuitamente, dai grandi artisti ai giovani talenti. Mi pare un modo di vivere l'Italia, di far vedere un'Italia che ha voglia di vivere, reagire e di fare vedere la bellezza. Sono convinto che, ogni anno, la Festa diventerà sempre di più un evento che coinvolgerà migliaia e migliaia di persone".

Franceschini ha ricordato che "c'è un portale in cui ci si può iscrivere per iniziative nuove che vengono promosse dai singoli comuni, da enti e da associazioni per arricchire sempre di più il programma". Il portale, www.festadellamusica.beniculturali.it, raccoglierà tutti gli appuntamenti e le adesioni fino al 10 giugno, termine ultimo per le città e gli artisti per segnalare le proprie proposte. "Abbiamo cercato di coinvolgere - ha spiegato Ninni Cutaia, direttore dello Spettacolo dal vivo - il maggiore numero dei soggetti ed enti istituzionali possibili cercando di valorizzare le esperienze che vengono dai territori, dal basso". Tra gli appuntamenti di particolare rilievo spicca il concerto che si svolgerà il 20 giugno al Senato alla presenza del Presidente Grasso e del presidente della Commissione straordinaria per i diritti umani Luigi Manconi con l'esibizione del coro Papageneo della casa circondariale Dozza di Bologna. Ci saranno, poi, concerti delle bande militari, nelle caserme e nelle piazze di alcune città tra cui Roma, Milano, Bari, Pisa.

"La Siae - ha sottolineato Gaetano Blandini, direttore generale della Società Italiana Autori ed Editori -è un partner naturale per la Festa della Musica: abbiamo più di 80mila associati e quasi 75mila sono iscritti alla sezione 'musica'. L'anno scorso le tariffe ridotte che si applicavano per la Festa della Musica erano di 158 euro Iva compresa fino a 500 spettatori per evento. Quest'anno fino a 100 spettatori chiederemo agli organizzatori una tariffa di 15 euro Iva compresa. Da 101 spettatori a 500 scenderemo ad una tariffa di 99 euro. Da 501 a 1.000 spettatori scenderemo da 304 euro Iva compresa a 149 euro Iva compresa".

Il Mibact organizzerà diverse iniziative in alcuni luoghi della cultura statale dove l'ingresso al museo includerà anche la possibilità di assistere a performance e concerti. La Rai è Main Media Partner dell'evento e Rai Radio3 Media Partner. "Non c'è un linguaggio più inclusivo di quello espresso dalla musica e la missione del Servizio Pubblico è quello dell'universalismo e dell'inclusione di generazioni e gruppi sociali", ha evidenziato Marino Sinibaldi, direttore di Radio3. Il secondo motivo che giustifica il ruolo svolto dalla Rai sta "nel rapporto col territorio al quale Servizio Pubblico riserva molta attenzione". Quanto alle adesioni delle città l'ambizione, ha spiegato il sindaco di Pesaro e vicepresidente dell'Anci Matteo Ricci, "è quella di farle arrivare fino a 1.000 città e 5.000 luoghi". Lanciata in Francia nel 1982, la Festa della Musica lascerà spazio anche ad un 'taglio di capelli speciale'. Il ministro Franceschini ha infatti detto che "il 21 giugno andrò a Pesaro. Al Comune ho dato in comodato una poltrona da barbiere dell'Ottocento che ora si trova nella Casa Museo di Rossini, nel luogo che simbolicamente richiama il 'Barbiere di Siviglia'. Mi farò tagliare i capelli". E ai cronisti che gli chiedevano se nel taglio fosse compresa anche la barba, Franceschini ha risposto: "No quella assolutamente no".

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