I vertici del Front National sempre più critici nei confronti delle esternazioni di Jean Marie Le Pen. E Louis Aliot, vicepresidente del partito, ha parlato su Twitter di "contrasti politici" con il fondatore del movimento "ormai non riconciliabili"
I vertici del Front National sempre più critici nei confronti delle esternazioni di Jean Marie Le Pen: la figlia Marine ha annunciato questa mattina l'intenzione di opporsi alla candidatura del padre alle prossime regionali. E Louis Aliot, vicepresidente del partito, ha parlato su Twitter di "contrasti politici" con il fondatore del movimento "ormai non riconciliabili".
Dichiarazioni che seguono l'intervista concessa da Jean-Marie Le Pen al giornale di estrema destra 'Rivarol' in cui Le Pen padre - dopo le dichiarazioni della settimana scorsa sulle camere a gas - difende il maresciallo Petain, prende di mira il processo di 'dédiabolisation', o 'normalizzazione' del partito voluto dalla figlia Marine e insiste nel voler guidare la lista del Front National alle regionali nella regione Paca. Una candidatura che Marine Le Pen giudica inopportuna.
In un comunicato la figlia del fondatore del movimento ha annunciato che nel corso della riunione dell'ufficio politico in programma per il 17 aprile si opporrà alla candidatura del padre in Provence-Alpes-Côte d'Azur (PACA). "Jean-Marie Le Pen sembra essere entrato in una vera e propria spirale tra strategia della terra bruciata e suicidio politico. Il suo statuto di presidente onorario non l'autorizza a prendere in ostaggio il Front National, a fare provocazioni così grossolane il cui obiettivo sembra essere quello di nuocermi ma che purtroppo assestano un colpo durissimo a tutto il movimento, ai suoi quadri, ai suoi candidati, ai suoi elettori".
Schierato al suo fianco il deputato Gilbert Collard, che aveva già avuto scambi accesi sulle reti sociali con il fondatore del movimento. "Jean-Marie Le Pen - ha detto questa mattina all'emittente Bfmtv - non abbiamo più niente a vedere con tutto quel che dice. Io sarei felice se non fosse più presidente onorario del partito. E se purtroppo gli statuti non fossero concepiti in modo da non poterlo privare di questo titolo, a mio parere Marine Le Pen lo avrebbe fatto da tempo".
