A perdere quote di mercato in particolare il vino rosso, soprattutto tra le fasce di consumatori più giovani.
Secondo un’indagine riportata dal sito The Drinks Business i consumi di vino in Francia stanno vertiginosamente calando. In particolare, la tendenza alla riduzione penalizza il vino rosso i cui consumatori sono infatti diminuiti del 32% rispetto al 2011, e sono, in particolare, i più giovani a preferire altre bevande, con un calo del 7%, nello stesso periodo, nella fascia di età tra i 19 e i 35 anni.
Nel 2019 il governo francese aveva lanciato un'iniziativa per esortare la popolazione a ridurre il consumo di alcolici limitandosi all’assunzione di due bicchieri al giorno.
Il ministro francese dell’Agricoltura, Didier Guillaume, all’inizio di quest’anno era stato accusato di binge drinking e rispondendo a riguardo aveva sostenuto che il vino “non è come gli altri alcolici. Non ho mai visto, per quanto ne so - ha dichiarato - un giovane uscire da una discoteca ubriaco perché ha bevuto Côtes-du-Rhône, Crozes-Hermitage o Costières-de-Nîmes".
La notizia del crollo dei consumi di vino arriva come un ulteriore colpo al mercato francese, dopo che un rapporto pubblicato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) all’inizio di novembre ha stabilito che è stata proprio la Francia ad avere subito più di ogni altra nazione nel corso del 2022 gli effetti del cambiamento climatico con ingenti danni economici.
Dal 2020 ad oggi si stimano perdite per 4,2 miliardi di euro riconducibili ad eventi climatici estremi come tempeste, gelate e incendi.
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