Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "Nessuno metterà scarponi in Siria, né Obama né noi". Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha escluso, intervenendo su Agorà la possibilità di spedizioni di terra in quel Paese.
"Siamo tutti consapevoli, Francia inclusa, che la via di uscita per la crisi siriana è di natura politica -ha proseguito Gentiloni- Non abbiamo bisogno di ripetere gli errori fatti per esempio in Iraq e Libia. Oggi si può trovare un percorso per allontanare il dittatore Assad senza lasciare un vuoto che oggi potrebbe solo essere riempito da Daesh o al Nusra. Questo è il lavoro che dobbiamo fare in Siria, con serietà e senza particolari proclami roboanti".
Quanto alla risposta dell'Italia alla richiesta di aiuto di Hollande, Gentiloni, rispondendo ad una domanda, ha dichiarato che "certamente, invece, alla richiesta di aiuto della Francia che in sostanza dice 'noi siamo stati vittime di attacchi senza precedenti, vi chiediamo una mano per fronteggiare la minaccia terroristica', vedremo quali saranno le richieste specifiche, noi siamo pronti ad aiutare i nostri fratelli francesi, vedremo in che termini ci chiedono di collaborare ma né loro né noi né gli americani faremo spedizioni in Siria".
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