Il presidente francese Francois Hollande ha avuto questa mattina un lungo incontro di un'ora e mezza con i leader della comunità ebraica francese, durante il quale si è discusso del rafforzamento della protezione ai luoghi sensibili dopo i quattro morti durante la presa d'sotaggi al minimarket kosher. Se necessario, si legge sui media francesi, l'esercito proteggerà sinagoghe e scuole ebraiche. L'Eliseo ha confermato che questa sera Hollande si recherà alla grande sinagoga di Parigi in segno di solidarietà.
"E' molto doloroso sentire che in Francia, nel 2015, gli ebrei hanno paura", ha detto il presidente del Concistoro israelita Joel Mergui, esortando ad usare lo slogan "sono ebreo" e "sono un poliziotto" accanto a "je suis Charlie". "E' una situazione di guerra, servono misure forti", ha aggiunto Roger Cukierman, presidente del Consiglio delle istituzioni ebraiche francesi, secondo il quale "è intollerabile" che 18mila persone in tutto il mondo abbiano usato l'hashtag "sono Kouachi" per sostenere gli autori del massacro a Charlie Hebdo.